Vinicio Capossela non è solo un cantautore, ma un vero e proprio cantastorie che trasforma ogni suo concerto in un viaggio. All’Atlantico di Roma, per il tour “Conciati per le feste”, ha saputo ricreare un’atmosfera unica, dove il pubblico si è trovato immerso in un mondo fatto di musica, poesia e immagini.
Il concerto si è aperto con brani tratti dal suo ultimo album “Sciusten Feste N.1965”, un progetto che riflette sul concetto di festa, tradizione e memoria collettiva.
luci calde colori sgargianti nei costumi, giochi d’ombra hanno avvolto il palco, mentre Vinicio, con il suo inconfondibile stile, cambiava strumenti e accessori, trasformandosi in un personaggio diverso per ogni brano. La sua voce, sempre potente e profonda, ha saputo incantare, passando da toni malinconici a esplosioni di gioia festosa.
Ogni brano era introdotto da storie, aneddoti e riflessioni, rendendo lo spettacolo non solo musicale, ma anche teatrale e narrativo. Il pubblico, catturato dal suo carisma, lo ha seguito dalla prima all’ultima canzone.