I Venus Ship costruiscono con Underground Foxes un album che è molto più di una semplice raccolta di brani: è un viaggio che attraversa epoche, culture e battaglie. Ogni traccia è un tassello di un racconto più ampio, un filo che lega il passato al presente attraverso la musica.
Underground Foxes è un album che vive di contrasti: tradizione e innovazione, passato e presente, festa e protesta. È un’opera ambiziosa, capace di scuotere chi ascolta e di lasciare una traccia profonda.
Un disco che si fa manifesto, perché la musica, a volte, può essere la voce più forte di tutte.
L’apertura è esplosiva con Gunslinging Bird, brano che porta con sé tutta la potenza e la ribellione di Charles Mingus. L’energia è travolgente, il suono è diretto, senza fronzoli. Un inizio che non lascia spazio a esitazioni.
Si prosegue con Ain’t Talking Sugo, dove il funk incontra il rap in un mix travolgente. Il groove è incalzante, il flow di Avex si incastra alla perfezione con la scrittura orchestrale della band. Un brano che dimostra come le sonorità di epoche diverse possano dialogare con naturalezza.
Big Chief è un tributo a New Orleans, alla sua musica e alla sua storia di resistenza. Il ritmo trascina in un vortice di sonorità festose, ma dietro la leggerezza si avverte una nota di malinconia. La città che ha dato vita a tanta musica ha conosciuto troppe sofferenze, spesso ignorate dal resto del mondo.
Klezmer in Re Minore è pura emozione. La voce di Federica Orlandini trasforma la melodia klezmer in un lamento senza tempo, in cui la memoria della guerra e della distruzione si fa tangibile. È un brano che lascia un segno profondo, difficile da dimenticare.
Nobunaga è un viaggio in un Giappone lontano e immaginifico. Le atmosfere mutevoli e le dinamiche contrastanti raccontano la storia di un condottiero feroce e delle contraddizioni di un paese sospeso tra tradizione e modernità. Il brano è denso, ricco di dettagli, quasi cinematografico.
Screw Up è pura ribellione. La band costruisce un groove martellante e sporco, che sembra invitare alla disobbedienza. È il grido di chi si rifiuta di accettare l’ingiustizia, di chi sfida il sistema con la propria esistenza.
Tupac Amaru è una marcia lenta ma inesorabile, un inno alla resistenza che ripercorre le lotte dei popoli sudamericani contro il colonialismo e lo sfruttamento. La musica si fa denuncia, la tensione cresce, lasciando un senso di urgenza.
Spiritual è il momento di raccoglimento prima della conclusione. Il brano, con il suo arrangiamento evocativo, rende omaggio alla Liberation Music Orchestra e alla sua capacità di fare della musica un mezzo di protesta.
Si arriva così a Underground Foxes, il pezzo che racchiude tutto lo spirito dell’album. Il rap di Avex è affilato, le sonorità sono ipnotiche e avvolgenti. Le volpi sotterranee sono simbolo di astuzia e resistenza, di chi lotta senza farsi vedere, ma lascia comunque il segno.