Oggi voglio parlarvi dei The Winstons, un trio musicale italiano che si è formato nel 2015.
La band è composta da Enrico Gabrielli (alias Enro Winston), Roberto Dell’Era (alias Rob Winston) e Lino Gitto (alias Linnon Winston).
Ascoltando le canzoni dei primi due album, si percepisce immediatamente il tratto distintivo che in poco tempo hanno saputo creare.
Si distinguono per lo stile unico, che fonde psichedelia, progressive rock e sonorità vintage, richiamando fortemente le influenze degli anni ’60 e ’70.
Il progetto ha preso vita, dall’incontro di tre musicisti già noti nella scena musicale italiana.
Enrico Gabrielli è un polistrumentista e compositore che ha collaborato con numerosi artisti e gruppi, tra cui Afterhours e Calibro 35.
Roberto Dell’Era è conosciuto come il bassista degli Afterhours, mentre Lino Gitto è un batterista e cantante di grande talento.
Il loro album di debutto, intitolato semplicemente The Winstons, è stato pubblicato nel 2016.
Questo lavoro ha subito attirato l’attenzione per la sua capacità di evocare le atmosfere della psichedelia e del progressive rock classico.
Un disco che è un omaggio ai grandi del passato, con influenze evidenti di gruppi come Pink Floyd, King Crimson e Soft Machine.
Le tracce si distinguono per arrangiamenti complessi, cambi di tempo improvvisi e un uso sapiente di strumenti vintage come il mellotron e il sintetizzatore moog.
Quello che non manca nelle canzoni dei primi due album, è la grande cura per i dettagli sonori dove trova spazio anche la componente sperimentale.
Se vi imbatterete nelle loro canzoni, capirete che spesso sfidano le convenzioni della forma-canzone tradizionale, spingendosi verso strutture più libere e articolate.
Dopo il successo del loro debutto, non si sono auto-clonati, ma hanno continuato a esplorare nuove direzioni musicali.
Nel 2019 hanno pubblicato il loro secondo album intitolato Smith, che ha consolidato ulteriormente la loro reputazione di innovatori nel panorama del rock psichedelico italiano.
Un disco che si caratterizza per una maggiore maturità compositiva e per una produzione ancora più raffinata, senza perdere però, la freschezza e l’energia che li contraddistingue.
Adesso in questa estate 2024 arriva un nuovo singolo.
La canzone che si intitola Never Never Never, segna l’inizio della collaborazionecon l’etichetta Baobab Music.
Un brano fresco e ritmato che si fa notare dal primo ascolto ed è l’antipasto di quanto potremo poi trovare a Settembre nel nuovo album.
È stato registrato in parte nello studio di Mike Oldfield, il Tilehouse nel Buckinghamshire con il figlio del musicista inglese Luke.
Per lanciare le sonorità del nuovo disco, sui social hanno scritto in terza persona:
“Chissà dove stanno andando ? L’unica linea di continuità è il linguaggio della Patafisica la Scienza delle Soluzioni Immaginarie quello che ci sembra i tempi richiedano. Much Love“
I The Winstons sono la dimostrazione, che per fare buona musica bastano tre persone, il power trio ha saputo ritagliarsi uno spazio significativo nella scena musicale italiana.
La loro musica non è solo un tributo agli anni ’60 e ’70, ma anche una rilettura personale e innovativa di quelle sonorità.
Hanno saputo coinvolgere un pubblico variegato, dagli appassionati di rock classico ai giovani curiosi di scoprire nuove sonorità.
Di certo in un panorama musicale sempre più omologato, dove le canzoni spesso si confondono, loro rappresentano una boccata d’aria fresca, un esempio di come si possa guardare al passato per creare qualcosa di nuovo e originale.