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Take That: un viaggio nel tempo alla Cavea di Roma

I Take That sono di sicuro, una delle boy band più iconiche degli ultimi decenni.

Nati nel Regno Unito a inizio anni ’90, hanno saputo conquistare il cuore di milioni di fan in tutto il mondo grazie alle loro melodie accattivanti, coreografie coinvolgenti e personalità carismatiche.

Si sono formati a Manchester nel 1990, sotto la guida del manager Nigel Martin-Smith.

La formazione originale comprendeva Gary Barlow, Mark Owen, Howard Donald, Jason Orange e Robbie Williams.

Fin dall’inizio, la band si è distinta per la capacità di combinare ballate emozionanti con brani dance energici, il tutto accompagnato da performance spettacolari.

Nel repertorio anche alcune cover che ancora oggi fanno parte delle scalette dei loro concerti.

Il nuovo “Life Under The Stars Tour”, li ha riportati anche in Italia.

Quattro le date per loro, la prima a Marostica (VI), la seconda ieri sera alla Cave dell’Auditorium Parco Della Musica Ennio Morricone di Roma.

Gary Barlow, Mark Owen e Howard Donald (gli attuali componenti della band), si sono presentati alle 21:30 davanti al loro pubblico.

Sono scesi dalla scala che stava sotto al logo TT e hanno iniziato il concerto sulle note di Greatest Day, canzone del quinto album The Circus uscito nel 2008.

Il pubblico presente, in maggioranza femminile, aveva già aspettato i tre all’ingresso dell’Auditorium.

Le urla al loro arrivo si erano sentite fin dentro la Cavea.

Immaginatevi quando sono partite le note di Everything Changes.

Neanche a dirlo, nonostante fossero previste le sedute nell’area, si sono alzati tutti e si sono lanciati sottopalco, così come suggerito da Howard.

Una dopo l’altra, sono arrivate le canzoni che tutti conoscevano e cantavano.

Da Pray a How Deep Is Your Love, per arrivare poi a Relight My Fire e Back For Good.

Prima del concerto ho incontrato una mamma con due figlie, arrivate appositamente da Asti (la fan era la mamma ovvio).

Il fan club italiano è ancora molto forte e si è fatto sentire, ha anche preparato dei fogli che ha posizionato su ogni seggiola.

Mi è sembrato di tornare indietro di quasi trent’anni, al concerto visto a Torino (era l’ultimo del tour dopo Roma e Milano).

Mancavano Robbie e Jason, ma Gary, Mark e Howard hanno saputo creare la giusta atmosfera.

Prossimo appuntamento a Trani il 10 Luglio in Piazza Duomo e chiusura a Bologna l’11 al Sequoia Park.

 

 

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