La penultima serata dell’edizione 2024 del Pistoia Blues è gravitata attorno alla chitarra nella sue varie sfumature ma con il tratto comune del talento e del virtuosismo; sul palco di Piazza Duomo si sono infatti esibiti due fuoriclasse della sei-corde quali Matteo Mancuso e Mark Lettieri.
Matteo Mancuso, astro nascente del chitarrismo internazionale, seppure (almeno per il momento) meno conosciuto in patria che all’estero, può vantare tra l’altro la stima di mostri sacri come Joe Bonamassa e Steve Vai che per lui hanno avuto parole più che lusinghiere. Il chitarrista siciliano, dotato di una tecnica sorprendente e straordinaria, accompagnato da Riccardo Oliva al basso e da Gianluca Pellerito alla batteria, è stato apprezzatissimo da un pubblico che pure ha avuto occasione di assistere alle esibizioni di molti dei migliori chitarristi della scena mondiale.
Mark Lettieri, noto anche per la sua partecipazione al progetto Snarky Puppy, può vantare collaborazioni con molti artisti di primissimo livello e distribuiti su un ampio spettro di generi musicali, oltre ad un palmares ricco di ben cinque Grammy Awards. Accompagnato da Daniel Porter alle tastiere, Wes Stephenson al basso e Jason Thomas alla batteria, il chitarrista californiano di nascita e texano di adozione sul palco di Pistoia si è destreggiato con spontaneità tra fusion, jazz, rock e funk dando conferma della propria confidenza con generi musicali diversi e della naturalezza a muoversi tra essi.
Tra i due set, sentitissimo dal pubblico, l’omaggio a un eroe del Pistoia Blues, il musicista Nick Becattini che, profeta in patria, ha regalato alla città e al festival il brano da lui composto Sweet Home Pistoia.
Da segnalare, infine, prima del concerto, l’interessantissimo intervento del giornalista, critico, musicista e autore Ezio Guaitamacchi che, intervistato in Piazza Spirito Santo da Leonardo Cecconi, ha presentato il proprio libro She’s a Woman nel quale racconta la storia di 33 (numero non casuale) grandi protagoniste della storia della musica, introdotto e supportato musicalmente da Federico Biagetti.