Stewart Copeland, noto soprattutto per essere stato il batterista dei Police, al cui sound ha contribuito in modo decisivo col suo stile riconoscibilissimo ed originale, è stato il protagonista, all’Arena Santa Giuliana, dell’ottava serata di Umbria Jazz 50th Anniversary.
L’eclettico musicista ha proposto a Perugia il progetto Police Deranged for Orchestra, un tributo alla sua ex band di brani ri-arrangiati (o, più letteralmente, sconvolti) per orchestra, presentati sul palco di Umbria Jazz dall’Umbria Jazz Orchestra e dall’Orchestra da Camera di Perugia dirette da Troy Miller.
Del resto Copeland (che si è definito più un artigiano che un artista) ha scelto di proseguire la sua carriera lontano dai riflettori vestendo, anziché i panni della rock-star, quelli del produttore nonché del compositore di colonne sonore per cinema, televisione e videogiochi.
Copeland sul palco ha scherzato col pubblico, suonato la chitarra, lanciato bacchette, diretto l’orchestra e saltato qua e là con l’entusiasmo di un ragazzino, oltre ovviamente a suonare la batteria, rendendo così i brani proposti, per quanto rivoluzionati, sempre immediatamente riconoscibili.
Assieme a lui, sul palco, anche Vittorio Cosma e Gianni Rojatti (rispettivamente alle tastiere e alla chitarra) e le cantanti Raquel Brown, Sarah Jane Wijdenbosch, Laise Aerts.
Stewart Copeland a Umbria Jazz
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