Nella seconda serata di questa edizione 2023 del Pistoia Blues è andato in scena un gradito ritorno, quello di Steve Hackett col suo Genesis Revisited – Foxtrot at Fifty + Hackett Highlights, spettacolo dedicato in particolare al cinquantenario del leggendario album Foxtrot del 1972 (il quarto in studio per la formazione d’oltremanica e secondo per il chitarrista londinese che si era unito alla band l’anno precedente in Nursery Crime).
A cinque anni di distanza dal fortunato concerto del 2018 l’ex Genesis è tornato a esibirsi sul palco di Piazza Duomo, accompagnato da suoi ormai storici compagni di musica, come Nad Sylvan alla voce, Robert King alle tastiere,  Rob Townsend a fiati tastiere e percussioni, Jonas Reingold al basso, e Craig Blundell alle percussioni e cori).
La prima parte del concerto è stata incentrata sulla produzione solistica di Hackett, per poi far esplodere l’entusiamo del pubblico appena il suono del Mellotron ha iniziato a introdurre le magiche armonie di Watcher of the Skies, brano di apertura di Foxtrot a cui è seguita l’esecuzione del resto dell’album (Time Table, Get ‘em out by friday, Can-utility and the coastliners e la suite Supper’s ready). A Firth of Fifth (forse il massimo capolavoro dei Genesis) è spettato il compito di aprire il generoso encore di tre brani col quale gli artisti hanno voluto salutare il pubblico ormai accorso sotto il palco a invocarli e ringraziarli per la serata che non poteva che essere magica … il prog non smette mai di emozionare.
Steve Hackett al Pistoia Blues 2023
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