La nuova serie di Zerocalcare (Michele Rech) “Questo mondo non mi renderà cattivo” è un pugno nello stomaco e una strizzata di cuore.
Ritroviamo i personaggi che abbiamo conosciuto in “Strappare lungo i bordi” : Sarah, Secco, la madre chioccia e ovviamente la coscienza di Zero, l’Armadillo, con l’inconfondibile voce di Valerio Mastandrea (che rimane il mio personaggio preferito, ma scommetto anche il vostro).
In questa stagione troviamo un nuovo personaggio, Cesare, che mancava dal quartiere da venti anni. Scopriamo quasi subito dove è stato in tutto questo tempo, cioè in comunità.
Zero vorrebbe aiutarlo ad integrarsi e farlo sentire di nuovo a casa ma non è facile dopo tanti anni, dove la realtà che esisteva prima ora ė cambiata quasi del tutto.
Di Zerocalcare colpisce il modo di raccontare con facilità attraverso i disegni e poi con le parole, i fatti, le sensazioni e le emozioni di chi vive in quartieri difficili.
Troviamo la problematica dell’integrazione. E come questa potrebbe andare a interferire con la chiusura o meno di una scuola perché il centro dove sono stati collocati è accanto ad essa. E sarà in uno scontro che coinvolge diversi gruppi del quartiere che Cesare e Zero faranno i conti con ciò che sono diventati.
“Questo mondo non mi renderà cattivo” scritto e diretto da Zerocalcare, lo trovate su Netflix e sono, ahimé, solo sei puntate. Durano solo trenta minuti ma ti rimangono dentro per molto più tempo.
“La corrente fa paura, perché non sai dove ti porta. Ma almeno vuol dire che non stai andando a fondo”