Un paio di mesi e ci ritroveremo a celebrare i 10 anni dalla scomparsa di uno dei grandi della musica italiana: Pino Daniele.
Sono passati dieci anni, eppure il vuoto che ha lasciato nel cuore di chi lo amava è più vivo che mai.
Artista inconfondibile, cantautore dalla voce graffiante e dallo stile unico, Pino ha regalato al mondo intero un suono nuovo, nato dalle radici profonde della cultura napoletana ma capace di abbracciare e parlare a generazioni diverse, in Italia e all’estero.
Nel 2025 ci saranno eventi che lo celebreranno anche per quelli che sarebbero stati i suoi 70 anni.
Dal 5 Novembre invece, nelle librerie arriva un libro fotografico che ripercorre gli ultimi anni della sua carriera.
Lo ha realizzato Roberto Panucci e si chiama Pino Daniele Access All Areas.
Un racconto fotografico e non solo, che ripercorre il dietro le quinte dei suoi ultimi tour.
Roberto era il fotografo di Rolling Stone ed era stato mandato a seguire nel 2012 i concerti di Napoli e Roma.
Alessandro Daniele, figlio e collaboratore di Pino, guardando la rassegna stampa rimase colpito da quegli scatti, da uno in particolare.
Pino a occhi chiusi, ritratto in un’espressione che interpretava al meglio il feeling con cui suonava i suoi assoli di chitarra.
Quello scatto disse Alessandro, era perfetto per i manifesti e i biglietti del tour.
Prima lo contattò per sapere se poteva usare quello scatto per i social di Pino, dopo qualche tempo propose a Roberto Panucci di collaborare con loro e diventare il fotografo di tour.
In quegli anni ha avuto accesso al front e soprattutto al backstage, scattando foto che ci regalano un Pino inedito.
Quello che noi vediamo quando andiamo ad un concerto, è solo una piccola parte dello show.
Si parte con le foto del tour La Grande Madre del 2012 e si arriva fino all’ultimo spettacolo del Nero A Metà nel Dicembre 2014.
Nel mezzo troverete il racconto del concerto di Capodanno del 2013 ai Fori Imperiali a Roma, il Pino Daniele & Friends Sinfonico e ancora Napule è tutta n’ata storia con molti ospiti.
Sfogliando il libro, ho trovato la foto che amo di più, uno scatto a detta di Roberto Panucci, quasi inaspettato.
Concerto all’Arena di Verona, Pino sale sul palco e lui da dietro lo segue e scatta.
Si vede Pino di spalle, le luci dei cellulari (immancabili oramai) e i due occhi di bue di fronte che sembrano due stelle.
Grazie a questo libro edito da Rizzoli-Lizard, entreremo nell’atmosfera che si respirava prima dei suoi concerti, alle prove e durante i sound check.
Non è soltanto un racconto fatto di immagini, perché nelle oltre 300 pagine, troverete i pensieri e i racconti di chi ha lavorato a stretto contatto con Pino.
Coi troverete i racconti dei vari tour fatti da Roberto Panucci, ma anche le parole dei tecnici che quei palchi li hanno fatti vivere.
Ad introdurre questa pubblicazione, troverete il comunicato della Fondazione Pino Daniele e la prefazione di Alessandro Daniele.
La frase che mi ha colpito di più detta da Alessandro è questa:
“Muoviti come meglio credi ma devi essere silenzioso, esserci ma non esserci… insomma, come se dovessi renderti invisibile!“.
Questa è una regola non scritta, che tutti i fotografi dovrebbero conoscere a memoria.
Sono tantissimi gli scatti che Roberto ha nel suo archivio, non poteva metterli tutti in questo volume e di sicuro non è stato semplice quali lasciare fuori.
Questo progetto farà parte di un progetto della Fondazione Pino Daniele Ets, creerà un archivio fatto di migliaia di scatti e di riprese video.
Archivio che servirà per custodire e promuovere l’eredità artistica di Pino Daniele.