Se dovessimo pensare alla carriera di un artista o ad un singolo album non potremmo fare a meno di prescindere anche da tutto ciò che ruota attorno ad esso. Con la rubrica ORBITE GRAVITAZIONALI abbiamo deciso di spostare l’attenzione su tutte quelle persone che hanno contribuito a rendere unico il panorama della musica che tutti i giorni osserviamo, in realtà attorno al pianeta/artista c’è e c’è stato spesso molto di più!
Oggi dedichiamo la nostra rubrica a SAM PHILLIPS
La leggenda vuole che il 5 luglio del 1954, un belloccio e timido ragazzo fece il suo ingresso in uno studio di incisione a Memphis, per registrare un disco come regalo alla sua mamma: quel ragazzo era ELVIS PRESLEY, e gli studi quelli della SUN RECORDS di proprietà di SAM PHILLIPS…e come si suol dire “il resto è storia”.
Certo queste sono le cose che creano il mito, momenti che sembrano fermarsi nel tempo: il Karma cosmico, l’allineamento dei pianeti, la scintilla del genio musicale ecc…quasi magia! Ma la vera magia è quella che creiamo noi formando il nostro destino, quando il concatenarsi delle nostre azioni guidate dalle nostre passioni formano il sentiero da percorrere, e che nel luglio del ’54 ha portato all’incontro del futuro Re del Rock n’ Roll con colui che più di tutti ha contribuito alla “nascita” del Rock n’ Roll: SAM PHILLIPS.
Dal suo primo giorno di vita (5 Gennaio 1923, Florence, Alabama) tutto sembra portare Sam sulla strada della musica, anche se il contesto non potrebbe esserne più lontano: nato in una fattoria da una famiglia di poveri contadini, era l’ultimo di otto figli, e con i genitori andava nei campi ad aiutare nella raccolta del cotone. E’ qui che molto probabilmente il “morbo” prese piede, aprendo la sua mente, portandolo successivamente a prendere quelle decisioni che in pratica hanno rivoluzionato l’industria musicale del 20esimo secolo: nei campi per tutto il giorno, fianco a fianco con i raccoglitori di cotone afroamericani che cantavano durante il lavoro, e la loro stessa musica, produssero su di lui un fortissimo impatto! Come la visita che fece nel 1939 con la sua famiglia a BEALE STREET, il cuore della scena musicale a Memphis, “I canti dei neri nei campi e Beale Street, mi convinsero che il DELTA fosse pieno di talento musicale, soprattutto di radice black, e che volevo fare qualcosa con tutto questo perchè lo sentivo parte della mia vita” – raccontava Phillips nel 2001 – “vidi la grande connessione che poteva esserci tra la musica country e il blues del sud“.
Ai tempi del liceo Phillips dirigeva la banda musicale della scuola, e con loro andò a suonare alla radio locale WLAY, la sua presenza sul palco e la sua personalità furono notati dal manager della radio che lo assunse come annunciatore e disc-jockey part-time. Gli strascichi della grande depressione del ’29 portarono il padre di Sam alla bancarotta e alla morte nel ’41, questo segnò la fine dell’adolescenza per il giovane che dovette così interrompere gli studi per andare a lavorare e prendersi cura della madre e della zia sordomuta. Lavorò in un negozio di alimentari e presso un’agenzia di pompe funebri, ma ben presto fu chiaro che il suo futuro era nell’industria musicale, anche se fu proprio lavorando presso l’agenzia funebre che sviluppò la capacità di gestire le persone con tatto in situazioni molto emotive, qualità che in seguito gli sarebbe tornata molto utile. Come molto utile si rivelerà la scelta, un po’ forzata dalle circostanze di necessità familiari (originariamente Sam voleva studiare legge, ma niente accade per caso, alla fine tutto converge in un unico punto), di frequentare il Politecnico di Auburn in Alabama, dove prese l’attestato in ingegneria, che comprendeva anche ingegneria tecnico-audio per la radio.
Per tutti gli anni ’40 Phillips lavoro’ come disc-jockey e tecnico radio: per tre anni alla WMSL a Decatur, successivamente alla WLAC a Nashville, e infine nel 1945 approdò alla WREC, dove potè presentare il programma “SONGS OF THE WEST” ogni giorno alle 4 del pomeriggio. In quel periodo molti programmi venivano pre-registrati su dischi acetati da 16 pollici, che spesso venivano duplicati e passati ad altre stazioni radio, e fu così che Sam potè usufruire delle sue conoscenze tecniche e sviluppare le sue capacità di registrazione. Sicuro delle sue capacità e intuendo le potenzialità delle nuove tecnologie nell’ottobre del 1949 prende in affitto per 150 dollari al mese un piccolo locale a Memphis al 706 di Union Avenue, con l’aiuto di un prestito di 2 anni compra le apparecchiature per installare un piccolo studio di registrazione che nel gennaio del 1950 ( due giorni prima del suo 27esimo compleanno) vede la luce sotto il nome “THE MEMPHIS RECORDING SERVICE“, che lo porta in modo considerevole a contribuire allo sviluppo della musica nera in quanto lo studio era , nelle parole di Phillips, “per gli artisti di colore del sud che volevano fare un disco e non sapevano a chi rivolgersi“.
Tra le prime registrazioni che effettuò ci fu quella per Buck Turner e la sua band per l’ARKANSAS RURAL ELECTRIFICATION PROGRAM, registrazione che fu distribuita a 15/20 radio, e da qui il passo successivo: circa 5 mesi dopo Phillips decise che voleva non solo fornire un supporto tecnologico a chiunque volesse fare un disco, ma anche all’occorrenza offrire un supporto “economico” e “tecnico” per aiutare gli aspiranti artisti nella loro carriera.
Nel 1952 viene fondata la “SUN RECORDS“, i cui primi successi sono pietre miliari della storia del rock n’ roll (e della musica in generale): “WHOLE LOTTA SHAKIN’ GOIN’ON“, “BLUE SUEDE SHOES“, “I WALK THE LINE“,”THAT’S ALL RIGHT“. Solo la MOTOWN successivamente avrà un impatto così forte nel mondo della musica. Sam Phillips era aperto a qualsiasi stile musicale, ma le sue radici lo portavano ad avere una predilezione per il blues che secondo lui “portava la gente – bianca e nera – a pensare alla vita, a come poteva essere piena di difficoltà, ma anche a come poteva essere bella“.
Di fatto i primi dischi della SUN furono di artisti di colore, ma verso la fine del ’53 si orientò verso gli artisti bianchi che assimilavano gli stili dei neri, finendo per fondere insieme il country e il blues, e ne fece quello che il mondo conobbe sotto il nome di Rock n’ Roll, lanciando artisti del calibro di ELVIS PRESLEY, CARL PERKINS, JERRY LEE LEWIS, ROY ORBISON, JOHNNY CASH (una cosuccia da niente insomma!) producendo nei suoi 16 anni di vita ben 226 singoli e più dischi di R n’ R di qualsiasi altra casa discografica. Dopo la vendita della SUN nel 1969, la sua attivita’ musicale ebbe degli alti e bassi, con un lungo periodo d’ombra, fino al 1986, quando i suoi successi e l’importanza che ebbe nella storia della musica furono riconosciuti e venne introdotto come “PATRIARCA DEL ROCK N’ ROLL” ed inserito nella “ROCK N’ ROLL HALL OF FAME“. Il 30 luglio 2003 morì per problemi respiratori, il giorno dopo gli studi originali del SUN STUDIO furono nominati luogo d’importanza storico nazionale.