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Nile Rodgers a Umbria Jazz!

Una bomba! Così, direttamente e senza alcun preambolo, è il modo più fedele per descrivere il concerto di Nile Rodgers + Chic a Umbria Jazz. Infatti il chitarrista newyorkese, sicuramente uno tra i più influenti della storia della musica (lasciando da parte, in questa sede, la sua straordinaria importanza come produttore), non ha bisogno di suonare nemmeno una nota per scatenare la funkocity (quel mix di euforia, allegria e voglia di star bene). Appena entrato sul palco guarda la platea e dice: “Hey, vedo che qui abbiamo un problema! Voi siete seduti e noi facciamo musica che si balla!”. E il pubblico, che probabilmente non aspettava altro che un minimo segnale di legittimazione, dopo un secondo è tutto in piedi, in tantissimi sotto il palco; ok, ora che è tutto come dev’essere si può cominciare. E si parte subito al massimo con Le Freak (c’est chic). Le prime note e quella che, probabilmente, dev’essere la mano destra del dio della musica inizia a fare la sua magia. Tutti ballano, cantano, si divertono stanno bene. Il suono è pazzesco, oltre a Rodgers che, con una punta di orgoglio, sottolinea “Noi non usiamo campioni, basi o click” (cosa un po’ ironica, trattandosi del musicista forse più campionato di tutti i tempi: la sua chitarra è stata infatti protagonista non solo della disco music, ma anche della dance-music nei decenni successivi), tutti musicisti sul palco sono straordinari. E così per tutto il concerto; “quella” vibrazione non cala mai, neanche quando Nile fa riposare la sua Stratocaster (il cui timbro, asciutto e acidulo, così immediatamente riconoscibile è probabilmente “il” suono del funk) e presenta i brani o si accorge di stare presentando il pezzo sbagliato, nemmeno quando si ferma a raccontare aneddoti o ad elencare le sue collaborazioni (in realtà il termine “collaborazioni” appare riduttivo, perché Rodgers non si limita a collaborare o contribuire ma, da vero Re Mida del groove, impreziosisce, qualunque cosa tocchi con la sua chitarra, arricchendola di freschezza e nuova vita): Chic (ovviamente), e poi Diana Ross, Sister Sledge, Madonna, Beyoncé, Daft Punk, Sheila & B. Devotion, Duran Duran, David Bowie … “in realtà vi sto spoilerando la scaletta”, dice (e che scaletta!). E così il concerto va avanti alternando pezzi degli Chic a quelli degli altri artisti appena citati, passando da una hit all’altra fino a Good Times sulla quale, a un certo punto, Nile stesso finisce rappando le parole di Rapper’s Delight. Dopo di che ringrazia Umbria Jazz e, sulle note (stavolta registrate) di Honey Boy (sua,recente, ennesima, collaborazione) insieme ai suoi Chic se ne va; nessun encore, ma è giusto così. In genere, infatti, l’encore è proprio quel momento al quale i musicisti riservano i successi più grandi e più richiesti dal pubblico. Possiamo dire, invece, che Nile Rodgers e gli Chic hanno iniziato l’encore sin dal primo brano. La musica è davvero finita, ma sul Santa Giuliana resta palpabile e densa l’atmosfera di felicità del pubblico per quello che è stato, a mio avviso, un concerto straordinario.

Meritevole di menzione anche l’openingact che ha preceduto l’esibizione degli headliner e che ha visto, a quattro anni di distanza dal suo esordio sul palco di Umbria Jazz,  il ritorno di Veronica Swift, nel quale la cantante americana ha dato vita a un’esibizione molto spettacolare ed energica e con delle venature rock più marcate che in passato.

Setlist:
Le Freak (Chic)
Everybody Dance (Chic)
Dance, Dance, Dance (Yowsah, Yowsah, Yowsah) (Chic)
I Want Your Love (Chic)
I’m Coming Out (Diana Ross)
Upside Down (Diana Ross)
He’s the Greatest Dancer (Gettin’ Jiggy Wit It) (Sister Sledge)
We Are Family (Sister Sledge)
Like a Virgin (Madonna)
Material Girl (Madonna)
Modern Love (David Bowie)
Cuff It (Beyoncé)
Get Lucky (+ Harder Better Faster Stronger) (Daft Punk)
Lose Yourself to Dance (Daft Punk)
Spacer (Sheila & B. Devotion)
Soup for One – Lady (Hear Me Tonight) medley (Chic – Modjo)
Lost in Music (Sister Sledge)
Notorious (Duran Duran)
Thinking of You (Sister Sledge)
My Feet Keep Dancing (Chic)
Chic Cheer (Chic)
My Forbidden Lover (Chic)
Let’s Dance (David Bowie)
Good Times – Rapper’s Delight medley(Chic – Sugar Hill Gang)
Honey Boy (Purple Disco Machine)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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