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Massimo Troisi: 30 anni senza il poeta del cinema italiano

Qualcuno giustamente si starà chiedendo, cosa c’entra il ricordo di Massimo Troisi con una rubrica sulla musica.

Molto semplice, la musica nei suoi film è sempre stata protagonista, tanto da aggiudicarsi anche un Premio Oscar consegnato a Luis Bacalov per la colonna sonora de Il Postino.

Nato il 19 Febbraio 1953 a San Giorgio a Cremano, un comune della provincia di Napoli, è stato non solo un attore, ma anche un apprezzato regista e sceneggiatore.

Famoso per uno stile unico e la profonda sensibilità artistica, la sua carriera, sebbene tragicamente breve, ha lasciato un segno fondamentale nel panorama cinematografico italiano e internazionale.

Massimo ha iniziato la sua carriera artistica con La Smorfia, un trio fondato insieme a Lello Arena ed Enzo Decaro.

Grazie a Non Stop, programma TV in cui fecero il loro debutto Carlo Verdone, i Giancattivi e Zuzzurro e Gaspare, i tre si distinsero per le loro rappresentazioni comiche.

Rappresentazioni basate su un linguaggio fortemente dialettale e soprattutto da un umorismo sottile, capace di mescolare ironia e malinconia.

La loro popolarità, esplose negli anni ’70, me li ricordo su un palco lanciati da un loro estimatore: Dario Fo.

Chiusa la parentesi teatrale, Troisi fece il grande salto nel mondo del cinema nel 1981 con il film Ricomincio Da Tre, di cui è protagonista, regista e sceneggiatore.

Il film quasi inaspettatamente, ottenne un successo straordinario, vincendo due David di Donatello e consacrando Troisi come uno dei nuovi talenti del cinema italiano.

La sua interpretazione del personaggio di Gaetano, un giovane napoletano che cerca di reinventarsi a Firenze, è diventata iconica, grazie alla sua capacità di mescolare comicità e tenerezza.

Nel film ci teneva a sottolineare che non era un migrante, al tempo chi dal sud andava verso sud era visto solo così.

Lui diceva e sosteneva che un uomo del sud, può anche spostarsi solo perché ha voglia di viaggiare.

Quello fu solo il primo passo, poi a seguire negli anni successivi arrivarono altri successi e riconoscimenti.

Con film come Scusate Il Ritardo (1983), Non Ci Resta Che Piangere (1984), co-diretto e interpretato con Roberto Benigni e Le Vie Del Signore Sono Finite (1987).

Ogni suo lavoro era caratterizzato da una straordinaria autenticità, capace di raccontare la quotidianità e le emozioni umane con una delicatezza e una profondità raramente eguagliate.

Dopo tante parole però, ci sarà ancora qualcuno che si chiede cosa ci azzecca Troisi con la musica.

Fu proprio lui nel 1977, a segnalare al regista di Non Stop, un artista partenopeo al tempo sconosciuto.

Era Pino Daniele, il quale scrisse per lui le musiche di Ricomincio Da Tre, Le Vie Del Signore Sono Finite e quelle per Pensavo Fosse Amore Invece Era Un Calesse.

Per quest’ultimo venne composta Quando, che sarebbe diventata “la canzone” del film.

Resterà indimenticabile il loro siparietto facilmente rintracciabile in rete, mentre Troisi ascolta da un walkman la canzone che Pino aveva iniziato a scrivere per lui, anzi gli fece anche cambiare un verso.

Tutto davanti alle telecamere e con testimone la brava Anna Capella.

Pochi giorni dopo la morte di Massimo avvenuta il 4 Giugno, Pino Daniele fece un concerto allo stadio San Paolo con Jovanotti ed Eros Ramazzotti (13 Giugno 1994).

Ad un certo punto, visibilmente commosso disse:

“Voglio dire solo una cosa assurda. Stasera sono passato a prendere Massimo a casa, mi hanno detto che era già qui, con noi”.

Massimo Troisi rimane sicuramente il poeta del cinema italiano, capace di toccare il cuore del pubblico con la sua semplicità e profondità.

A trent’anni dalla sua scomparsa, il suo sorriso malinconico e la sua voce sottile, continueranno a risuonare nei cuori di chiunque ami il cinema e la bellezza della vita raccontata attraverso il grande schermo.

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