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La Crus al Monk di Roma: Una Serata di Musica e Connessione

Il 24 ottobre 2024, il Monk di Roma ha ospitato un concerto dei La Crus, una band che, nonostante il passare del tempo, continua a toccare l’anima dei suoi fan della prima ora con melodie profonde e testi evocativi. La serata ha visto una scaletta ben bilanciata che ha visto l’alternarsi di brani storici e nuove canzoni dal recente album ‘Proteggimi da ciò che voglio’, offrendo un viaggio emozionante attraverso la carriera del gruppo milanese.

Una Scaletta Ricca di Emozioni

La scaletta del tour autunnale 2024 ha messo in luce il meglio del repertorio dei La Crus, con una selezione che ha accontentato sia i fan di lunga data che quelli più recenti. Il concerto si è aperto con “La Pioggia”, subito capace di catturare l’attenzione del pubblico e di creare un’atmosfera nostalgica. A seguire, dopo un paio di altri brani nuovi, ecco  “Come Ogni Volta” (di recente uscita in una nuova versione insieme a Colapesce & Demartino) che ha fatto cantare a squarciagola gli ascoltatori, regalando momenti di pura e semplice emozione, con Giovanardi che, oltre a cantare, ha anche suonato una delle sue armoniche al posto delle partiture degli archi della versione originale.

Tra i brani eseguiti, anche una manciata dall’album ‘Dietro La Curva del Cuore’ (‘Stringimi Ancora’ e ‘Natale a Milano’, oltre la solita sensuale ‘L’uomo Che Non Hai’) hanno dimostrato la capacità della band di unire profondità lirica e melodie accattivanti. Un altro momento di grande impatto è stato quando hanno suonato ‘Dentro Me’,che ha coinvolto il pubblico in un abbraccio sonoro in un silenzio irreale. La serata è culminata con alcune consuete cover della tradizione cantautorale italiana, ovvero ‘L’Illogica Allegria’ di Gaber e ‘Il Vino’ di Ciampi, ma riproponendo anche ‘Ricordare’ di Morricone, portando un’energia contagiosa che ha trasformato il Monk in un luogo di celebrazione e connessione.

Giovanardi: Un Leader Rinnovato

Uno degli aspetti più interessanti del concerto è stato il cambiamento nel modo di esibirsi di Mauro Ermanno Giovanardi. Da sempre un artista riservato, il buon Joe ha mostrato una nuova attitudine sul palco, lasciandosi andare a battute scherzose e interazioni calorose con il pubblico. Questa evoluzione lo ha reso più di un semplice cantante: è diventato un vero e proprio entertainer, capace di creare un’atmosfera di grande intimità e complicità.

Il suo approccio ha trasformato la serata in un evento non solo musicale, ma anche comunicativo, in cui il pubblico è stato coinvolto attivamente. Giovanardi ha condiviso aneddoti divertenti e ha invitato gli ascoltatori a partecipare, generando un clima non dico di festa ma senz’altro di suadente convivialità.

La Formazione Live: Un’Intesa Perfetta

Accanto all’ex voce dei Carnival Of Fools e al chitarrista Cesare Malfatti, membri fondatori del progetto  la formazione attuale dei La Crus ha dimostrato una buona sinergia, grazie all’interazione con Chiara Castello (tastiere e cori), che ha arricchito le melodie con un tocco ispirato, mentre la sezione ritmica, composta da Marco Carusino (basso e chitarre) e Leziero Rescigno, ha fornito una base solida su cui costruire ogni brano, oltre ad aggiungere ulteriori sfumature ai brani.

Ogni membro della band ha contribuito con la propria sensibilità e talento, creando un’armonia che si è percepita chiaramente durante l’intero concerto. L’intesa tra i musicisti ha reso ogni esecuzione fluida e naturale, dando vita a momenti di pura magia.

L’unico appunto che mi sento di fare è a certe soluzioni vocali scelte dalla Castello, che a volte pretende un po’ troppo dalla sua voce e si lascia andare a vocalizzi ardimentosi, che forse non sono la sua arma migliore.

Un’Atmosfera di Condivisione

Il Monk ha fatto da cornice a una serata che ha visto il pubblico partecipare attivamente, cantando e applaudendo con entusiasmo. La musica dei La Crus ha trovato eco nei ricordi degli ascoltatori, creando un legame speciale che ha reso il concerto un’esperienza riuscita. Non si è trattato solo di ascoltare, ma di vivere insieme la musica, in un’atmosfera di rispetto e amore per l’arte.

I La Crus hanno dimostrato che, nonostante il tempo passi, i loro brani continuano a emozionare e a unire, creando legami che vanno oltre le parole. Un’esperienza autentica, che invita a riflettere e a sognare, a volte ti riportano indietro nel tempo e risvegliano sensazioni e immagini, attraverso la bellezza di una musica che fluttua senza tempo.

Lasciandoci ancora guardare quando l’angelo sorride.

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