Filippo Ferrante è un cantautore pugliese, attivo già da diversi anni nel panorama musicale italiano. Con il suo stile, pop-rock anglo-americano, il cantautorato e l’indie italiano, ci offre un viaggio unico attraverso le sue esperienze e le sue emozioni. Scopriremo di più sul suo percorso e sulla sua musica in questa intervista.
Dal 15 settembre 2023 è in rotazione radiofonica “La sola risposta”, il nuovo singolo di Filippo Ferrante estratto da “La formula della trasformazione”, un EP che vuole ispirare l’ascoltatore a vivere in modo più consapevole, ad apprezzare la bellezza della vita guardando oltre gli ostacoli per trovare nuovi significati e nuovi modi di affrontare le sfide esistenziali apprezzando ciò che di bello già abbiamo.
Ciao Filippo, benvenuto su 100Decibel. Partiamo dal tuo nuovo singolo “La sola risposta“. Di cosa parla questa canzone?
“La sola risposta” è una canzone che parla d’amore, nella sua forma più pura, come vera e propria forza trasformatrice. Spesso le persone che incontriamo, con cui nasce un legame, ci fanno scoprire nuove parti di noi che hanno bisogno di venire fuori, di esprimersi. La canzone racconta una storia di incertezza di fronte alla varietà, alla scoperta e al mutamento dei propri sentimenti, così come di quelli dell’altra persona, ma che alla fine abbraccia la possibilità di lasciarsi trasformare dall’amore stesso.
Cos’è per te l’amore e quanto conta nel tuo processo creativo?
Conta parecchio. È una delle leve più importanti che mi spinge ad esternare dei sentimenti e a volerli tradurre in canzoni. E non è una questione circoscritta solo ad una relazione. Credo che l’amore sia un po’ il “motore” di tutto.
Ci racconti anche la storia del videoclip del singolo?
Il video è stato girato in studio di incisione proprio durante le sessioni di registrazione delle voci definitive del brano. Alle immagini è stata poi aggiunta una grafica con un filtro “fumettato” e con la comparsa delle frasi più evocative del testo, in style lyric video.
“La formula della trasformazione” è il tuo nuovo EP. Come mai hai scelto questo titolo?
L’EP “La formula della trasformazione” vuole ispirare l’ascoltatore a vivere in modo più consapevole, ad apprezzare la bellezza della vita guardando oltre gli ostacoli per trovare nuovi significati e nuovi modi di affrontare le sfide esistenziali apprezzando ciò che di bello già abbiamo. L’EP suggerisce, inoltre, che non esiste una formula preconfezionata per raggiungere la felicità e il successo nella vita, ma che ogni individuo ha il potere di creare la propria formula, unica e personale, di trasformazione.
C’è un messaggio, un filo conduttore che lega i brani che fanno parte dell’EP?
Si il filo conduttore è il messaggio di speranza e di forza che lega tutti e sei i brani e ci sprona a vivere la vita con coraggio e passione puntando a propri sogni come fossero la propria stella polare. È un invito così a guardare al futuro con ottimismo e a mettere in gioco tutte le proprie risorse per raggiungere ciò che si desidera.
Sei attivo già da diversi anni nel panorama musicale italiano. Come è nata la tua passione per la musica?
La musica è presente nella mia vita da sempre. Ho iniziato a suonare la chitarra classica all’età di 7 anni. La melodia e l’armonia nelle canzoni mi hanno sempre affascinato ed ho iniziato pian piano ad avvertire l’esigenza di creare qualcosa di mio. Ho scritto così le prime melodie e i primi testi fino ad appassionarmi anche al canto e a fondare la prima band. Con la band ho potuto maturare l’esperienza di incidere un album e confrontarmi con il mondo dell’industria musicale. Dopo la band ho iniziato un progetto solista di brani con un taglio più cantautoriale ricercando di affinare sempre più uno stile personale dalla scrittura alla tecnica vocale per arrivare alle produzioni, sound ed arrangiamenti
Nascono prima i tuoi testi o prima le musiche?
Di solito nascono prima le melodie che poi cerco di affinare e di costruire su basi armoniche. Ma non è uno standard. Mi capita, ora sempre più frequentemente, di scrivere insieme testo e musica. Più raramente, invece, scrivo prima il testo e poi la musica.
Coltivi altre passioni o interessi oltre la musica?
Sì, ultimamente mi sto appassionando ad alcune pratiche meditative come lo yoga e la mindfulness. In più svolgo un’attività di collaborazione come formatore/coach per una scuola calcio come puro impegno sociale di volontariato.
Quali saranno i prossimi passi di Filippo Ferrante?
È in programmazione un tour nazionale per la promozione dell’EP. Nel frattempo, sono anche a lavoro su un nuovo progetto discografico che vedrà la luce nel 2024.