MALDESTRO pubblica, 9 giugno, “Preludio”, il nuovo singolo di cui è autore del testo e coproduttore della musica insieme ai producer endly e LDO.
Conosciuto per la sua capacità di scrittura e sensibilità, Maldestro inaugura una nuova stagione artistica. Dalla forma canzone più classica, quella dei grandi cantautori cui si è sempre riferito e ispirato, Maldestro vira in maniera decisa verso sonorità ed espressioni proprie di questi anni, usando il rap e la lingua napoletana, con testi autobiografici che colpiscono duro e un’ispirazione intatta. Con un flow sorprendente e un arrangiamento di due produttori capaci come endly e LDO, “Preludio” è un brano dal testo particolarmente crudo e incisivo, accompagnato da un beat aggressivo che urla la necessità di raccontarsi e la volontà di liberarsi dal proprio passato.
Su questa nuova scelta Maldestro dichiara: Il mio cognome mi ha portato un po’ di problemucci durante la mia vita. In gran parte interiori. Ho lottato per anni senza tener conto di me, di Antonio, della sua essenza. Per fortuna però sono uno che scava, scende giù e prende per le orecchie il demone e ci parla. In mezzo a questo analizzarsi, mettici una vita vissuta senza sconti ed il gioco è fatto. Prendi pienamente consapevolezza di ciò che sei. Oggi non ho bisogno più di difendermi da domande inopportune o dalla paura di essere frainteso. Ho fatto rivoluzioni ben più importanti che manco sto qui a spiegare. Oggi è Antonio Prestieri che tira il carro e tra i pochi anche a Maldestro è concesso di salirci sopra.
Con 5 album all’attivo e una carriera ricca di prestigiosi riconoscimenti tra cui il Premio Ciampi, il Premio Siae, il Premio De Andrè, il secondo posto nella categoria “Miglior album d’esordio” alle Targhe Tenco 2015 per il disco “Non trovo le parole” e la vittoria del Premio della critica Mia Martini, del premio Enzo Jannacci e del premio Lunezia con il brano “Canzone per Federica” presentato al Festival di Sanremo 2017 nella categoria “Nuove proposte”, Maldestro torna con un nuovo brano con cui sceglie di sparigliare le carte.
Sulla scelta del rap come forma di espressione ancora Maldestro afferma: Ho sempre amato il rap, ma negli ultimi anni pare che molti di quelli che lo cantano hanno perso un po’ la bussola. L’hip hop è nato per rivoluzionare, per dissentire. Oggi invece è una battle per dimostrare chi è più capitalista dell’altro. Si fa la conta delle view, dei platini e il sistema ringrazia.
Certo, tutti vorremmo fare un disco d’oro, ma senza mettere il risultato davanti all’intenzione.
Allora ho deciso di svoltare per un’altra strada, di consegnare ad Antonio Prestieri il timone che avevo lasciato a Maldestro.
Nell’epoca dei filtri io non ne avrò e questo basta per essere se stessi.
Tra le scimmie del pianeta ci sono anche io e nella mia testa sto puntando Marte.