Il mondo dietro di te è un libro ma è anche un thriller apocalittico di Netflix, un film tra i più visti da quando è uscito alla fine del 2023.
Premetto che sono sempre un po’ prevenuta quando si tratta di film tratti da libri. Di solito mi piace di più il libro, solo a volte mi piacciono entrambi.
Con il tempo ho imparato che il film non potrà mai essere come il libro, ci saranno sempre elementi diversi, non a caso si parla di adattamento.
In generale il film punta su determinati aspetti della trama del libro e li esalta, anche se molto spesso nel fare questo si perdono sfumature importanti.
Ecco, credo che sia quello che succede ne Il mondo dietro di te.
Il regista stesso ha dichiarato in un’intervista che “…non è un film che sarà completamente fedele al libro, ma proprio da un punto di vista filosofico non ho mai voluto attenermi a questo. Penso che se si prende qualcosa che funziona così bene nel mezzo letterario, ci vorranno molti cambiamenti per farlo funzionare in quello cinematografico.”
Ma andiamo per ordine.
Il romanzo è stato scritto da Rumaan Alam e pubblicato da La nave di Teseo, il film ha come regista Sam Esmail e un cast stellare tra cui Julia Roberts e Ethan Hawke.
La trama è semplice: una famiglia di New York, stanca della vita frenetica di città, parte per una vacanza rilassante a Long Island, in una bellissima casa isolata.
La famiglia è composta da mamma, papà e due figli: un maschio e una femmina adolescenti.
Tutti sono intenzionati a godersi la vacanza il più possibile. Ma a un certo punto, una notte, due sconosciuti bussano alla porta: si presentano come i proprietari della casa e dicono di essere lì perché a New York c’è stato un blackout totale. Sarà vero? Che cosa sta succedendo veramente?
Da qui in poi si susseguono una serie di supposizioni (solo supposizioni?) su una possibile apocalisse.
Ci sono diverse differenze tra libro e film; ma la differenza principale è che nel romanzo si percepisce soltanto che sta accadendo qualcosa.
Il romanzo ci fa capire sì di una catastrofe imminente, ma quello che in realtà viene fuori meglio è l’animo umano. Il fatto che due famiglie molto diverse devono convivere isolate in una casa e devono fidarsi l’una dell’altra perché non sanno che cosa sta succedendo.
L’animo umano nel libro è sviscerato, mentre nel film per ovvie ragioni l’accento è posto più sulla catastrofe imminente e sulle varie ipotesi.
Nonostante questo, o forse proprio per questo, il libro per me è più angosciante del film perché va a toccare corde più profonde e presenta risvolti psicologici.
il film non arriva a far capire bene fino in fondo il messaggio che invece secondo me è molto chiaro nel romanzo. Inoltre, non riesce a far venire fuori i personaggi, che rimangono un po’ superficiali e immobili nei loro ruoli.
C’è però una cosa veramente sorprendente nel film: il finale. Ma lo scoprirete da soli.
Quindi libro o film? Io ho già deciso.
Adesso tocca a voi: buona lettura e buona visione!