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I 40 anni di Sparkle In The Rain dei Simple Minds

Se analizziamo il panorama musicale degli anni ’80, non sono state molte le band che hanno saputo incarnare il dinamismo e le trasformazioni di un’epoca quanto i Simple Minds.

Con Sparkle In The Rain, pubblicato il 6 Febbraio 1984, il gruppo scozzese raggiunse una svolta artistica e commerciale, consacrandosi come una delle formazioni più influenti del decennio.

Questo album, segnò un’evoluzione rispetto al sound più atmosferico e sperimentale dei lavori precedenti.

Li portò ad  abbracciare un rock più potente e diretto.

Jim Kerr & Co. arrivavano dal successo critico e commerciale di New Gold Dream (81–82–83–84), il disco che li aveva fatti scoprire al mondo intero.

I Simple Minds per questo disco collaborarono con il produttore Steve Lillywhite, che in precedenza aveva lavorato con gli U2.

Fu proprio Lillywhite a spingere la band verso un suono più energico e d’impatto, caratterizzato da chitarre potenti, percussioni possenti e arrangiamenti grandiosi.

Questo approccio segnò un allontanamento dal minimalismo elettronico dei primi dischi, introducendo una dimensione epica che divenne il marchio distintivo del gruppo.

L’album si apre con Up On The Catwalk, una canzone che cattura immediatamente l’ascoltatore con la sua potenza e il suo ritmo travolgente.

La voce di Jim Kerr è al centro della scena, supportata dalla chitarra di Charlie Burchill e dalle tastiere di Michael MacNeil, che aggiungono profondità al suono.

Questo è l’album di Waterfront, uno dei loro singoli più iconici, una celebrazione urbana e industriale allo stesso tempo, con il suo basso martellante e il riff di chitarra inconfondibile.

La canzone riflette l’energia e l’ottimismo del periodo, diventando rapidamente un inno per i fan della band, infatti questa nei loro concerti non manca mai.

Tra i brani più distintivi troviamo anche Speed Your Love To Me, un perfetto esempio della capacità dei Simple Minds di unire melodia e intensità emotiva.

Poi ci sono Book Of Brilliant Things e East At Easter che offrono momenti di riflessione, arricchendo l’album con testi poetici e arrangiamenti evocativi.

L’album si chiude con Shake Off The Ghosts, una traccia strumentale che richiama le atmosfere iniziali della band, fungendo da epilogo perfetto a un viaggio sonoro dinamico e appagante.

Sono sicuro che molti di voi hanno nella discoteca di casa una copia del disco, se così non fosse, il prossimo 22 Novembre esce una chicca per intenditori.

A 40 anni dalla sua pubblicazione infatti, Universal riporterà nei negozi una versione arricchita dell’album.

Si potranno trovare un cofanetto composto da 4 Cd, un vinile blu trasparente, ma anche la versione in formato digitale.

All’interno del cofanetto troverete l’album originale, B-sides e rarità, le sessioni registrate nel 1983 alla BBC ed in più un concerto registrato a Glasgow nel 1984.

Per gli amanti delle versioni estese, troverete quelle di Waterfront, Up On The Catwalk, Speed Your Love To Me (alla voce anche Kirsty MacColl) e A Brass Band In African Chimes.

Oggi, Sparkle In The Rain è considerato uno degli album più rappresentativi dei Simple Minds e un punto di riferimento per il rock anni ’80.

Le sue tracce continuano a risuonare nei concerti della band, dimostrando la loro capacità di trascendere il tempo e le mode.

 

 

 

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