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I 40 anni di Born In The U.S.A.

Pubblicato il 4 Giugno 1984, Born In The U.S.A. era il settimo album di Bruce Springsteen e rappresenta un punto di svolta nella carriera del cantautore americano.

Con questo disco, Springsteen è passato da essere una figura rispettata del rock a una superstar mondiale.

L’album non solo ha consolidato la sua reputazione come uno dei più grandi narratori musicali dell’America, ma ha anche affrontato temi di disillusione e speranza, catturando lo spirito e le contraddizioni dell’epoca.

Gli anni ’80 per gli Stati Uniti, furono un periodo di grandi cambiamenti sociali ed economici.

Il paese stava vivendo una rinascita del nazionalismo, promossa in parte dall’amministrazione Reagan, ma anche un crescente divario economico e un aumento della disoccupazione.

Il disco riflette queste tensioni, mescolando un suono potente e rock, con testi che esplorano le difficoltà dell’americano medio.

La title track, spesso fraintesa come un inno patriottico, è in realtà una potente critica della guerra del Vietnam e del trattamento dei veterani al loro ritorno a casa.

Prodotto da Bruce Springsteen, Jon Landau, Chuck Plotkin e Steven Van Zandt, venne registrato in gran parte al Power Station e al The Hit Factory a New York.

L’album vede la partecipazione della E Street Band, che fornì una solida base musicale con le sue performance energiche e coese.

Max Weinberg alla batteria, Garry Tallent al basso, e Clarence Clemons al sassofono sono solo alcuni dei membri che hanno contribuito a creare il suono distintivo dell’album.

L’album è composto da dodici tracce, molte delle quali sono diventate classici del repertorio di Springsteen.

Born In The U.S.A. fu un successo immediato sia commerciale che critico.

L’album vendette milioni di copie in tutto il mondo e generò sette singoli che raggiunsero la top 10 della Billboard Hot 100.

La copertina, con Springsteen di spalle davanti a una bandiera americana, divenne iconica.

La critica lodò l’album per la sua capacità di coniugare suoni orecchiabili con testi profondi e significativi.

Con questo lavoro, Bruce Springsteen ha dimostrato di essere non solo un grande musicista, ma anche un attento osservatore della società americana.

Tra pochi giorni, il prossimo 14 Giugno, arriverà nei negozi una versione celebrativa di Born In The U.S.A.

Chicca per i veri fan, comprende il vinile in versione rosso traslucido, copertina apribile e un libretto esclusivo arricchito con materiale d’archivio dell’epoca.

Non solo, perché per l’occasione sono state rinnovate le note di copertina a cura di Erik Flannigan e all’interno c’é una stampa in litografia a quattro colori.

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