Scroll Top
how-can-you-see-the-sun-di-giuseppe-gazerro-e-la-resistenza-acustica

“How can you see the sun” di Giuseppe Gazerro e la Resistenza Acustica

In anteprima esclusiva su 100Decibel, il video di How can you see the sun, il nuovo singolo di Giuseppe Gazerro e la Resistenza Acustica, da venerdì 24 maggio disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale.

How can you see the sun” è un brano che nasce in seguito a una serie di riflessioni fatte dall’autore sulla sua adolescenza e sulla caducità dei ricordi che ad essa si accompagnano.

Il pezzo fa parte del repertorio più strettamente cantautorale dell’artista; oltre al testo autobiografico e personale è stato costruito su un riff deciso e incalzante ma senza spigoli, con le caratteristiche melodiche tipiche delle ballate d’autore.

L’arrangiamento perfezionato in sede di Studio – specie nell’uso della chitarra solista – ha aggiunto alla generale atmosfera vintage anche un tocco rock che aggiunge una certa compattezza sonora.  

Insegnante di lingua inglese, casertano di origini, Giuseppe Gazerro ha vissuto di rock n’ roll fin da bambino: comincia a scrivere alla fine degli anni ’60, prima ancora di essere al Liceo; agli inizi degli anni settanta comincia a farsi strada nella line-up della band Canzoniere Del Maggio, collettivo virato verso la protest song e attivo nel Nord Est dell’Italia. 

Dopo diverse esperienze, partecipa al Dylan Meeting Italiano a Verona, al Dylan Gospel Tribute al Big Mama, alla Dylan Fest nel programma del Pistoia Blues 2006 mentre prosegue intensissima l’attività live con gli HB. Verso la metà degli anni ’10 scrive dei copioni teatrali che mette in scena con la sua vecchia band HB. Il primo lavoro, “Le Parole dei Profeti Sono Scritte Sui Muri”, ispirato dalle parole di Paul Simon e dalle musiche degli anni ’70, è ispirato dagli orrori della guerra. Il secondo, “Looking For America” è una psuedo intervista a John Steinbeck che racconta di come la Letteratura dell’America del secolo scorso sia stata viatico fondamentale per la nascita del Rock. Il terzo, “The Merchant Of Rocks” è un curioso pastiche in cui famosi brani storici del rock punteggiano sketch basati sul teatro di Shakespeare.

Nel nuovo decennio è tornato ad un repertorio prettamente cantautorale – pur in chiave rock – preparando pezzi destinati al mercato digitale.

Spiega l’artista a proposito del nuovo brano: “Il brano fa parte di un progetto ampio che avevo denominato ‘Biblica’ facendo riferimento al mio tentativo di universalizzare i sentimenti guardando verso un possibile assoluto. Questa forma digitale assume i contorni rock della voglia di far uscire i sentimenti che ciascuno di noi ha dentro sotto forma delle esperienze. La realizzazione ha reso in modo ottimale il paradosso delle difficoltà quotidiane viste da un occhio esterno che le percepisce più ironiche che drammatiche, quasi comiche nella loro spesso inutile frenesia.”

Il videoclip diHow can you see the sun è stato girato in un parco urbano nel quale, tra il verde della natura e gli alberi – fanno capolino le case e la sensazione della vita intorno. Nel background si alternano scene di personaggi anonimi che vivono situazioni riferibili alle parole del testo ed a ordinarie memorie di vita vissuta.

Recent Posts
Clear Filters

All’Auditorium Parco Della Musica di Roma una delle tappe italiane del The Dream Box MoonDial 2024 Pat Metheny

Nell’ambito della rassegna Jazz Evidence, al Monk I colori di un futuro antico: la ricerca ancestrale di Shabaka

La febbre del sabato indie: A Toys Orchestra, una delle band più storiche della scena indie dello Stivale, Ta Ga Da e Querva a LargoVenue

Add Comment

Related Posts