Si è tenuta il 22 Marzo alla Sala Petrassi dell’Auditorium Parco Della Musica, la tappa romana del tour di Eugenio Finardi a supporto del nuovo album Euphonia.
Non una raccolta vera e propria, ma una veste nuova per molte delle sue canzoni, cosa non indifferente non ci sono solo le sue grandi hit.
Anche durante il concerto, che ha presentato lo stesso Eugenio prima di cominciare, è stato un viaggio unico.
Nell’introdurre lo show, ha ricordato i suoi problemi di salute facendo sorridere i presenti, con le raccomandazioni del suo medico.
Ha detto “quando raggiungo le note alte potrei avere una perdita di sangue dal naso e magari potrei assentarmi un attimo”, per nostra e sua fortuna tutto è andato bene.
Ha anche detto che si poteva applaudire a piacimento, essendo il concerto realizzato come una suite continua che ricordava il periodo del prog, quando le canzoni nei dischi confluivano una nell’altra quindi senza una fine vera e propria.
Less is more, può essere la parola d’ordine per approcciare a questo concerto, un concerto scivolato via in modo spettacolare.
Ogni sera la scaletta è diversa, con le invenzioni improvvisate di Mirko Signorile al pianoforte (che ha anche suonato come fosse una percussione) e Raffaele Casarano al sassofono.
Un gioco tra loro due che ha regalato emozioni (e qualche lacrima), quando hanno intonato Un Uomo.
Poi una dietro l’altra le canzoni capaci di far cantare tutti, Dolce Italia, La Radio (in una versione molto intima), Le Ragazze Di Osaka e la cover della canzone di Ivano Fossati Una Notte In Italia.
Non è mancato il momento blues e quello scatenato con una versione di Ambaraboogie che si è fusa con Hit The Road Jack, perfetta per la potente voce di Eugenio.
Per i bis la scelta è caduta su Extraterrestre e poi dopo il racconto dell’Eugenio bambino a Milano, con la sua personale visione de Tu Vuò Fà L’americano.
l tour adesso prosegue questa sera a Bologna, per spostarsi poi il 24 a Seriate (BG), il 31 a Varese mentre ad Aprile sarà il 13 a Bolzano, il 14 a Cortina D’Ampezzo, il 15 a Concordia Sagittaria (VE) per chiudersi a Torino il 19.