Lo scorso sabato sera, il palco del Monk Club di Roma ha accolto i Diaframma per la prima tappa capitolina del tour dedicato ai 40 anni di ‘Siberia’ (si bisserà il prossimo 26 gennaio, sempre sul palco del locale di Via Mirri), il celebre album della band uscito nel 1984. Un evento che ha visto Federico Fiumani e compagni regalare ai fan una performance intensa e avvolgente, testimoniando la longevità e l’attualità della storica formazione fiorentina.
Il concerto ha avuto una scaletta imponente, suddivisa per l’appunto tra i brani di ‘Siberia’ e altri grandi classici del repertorio della band fiorentina. Trittico d’apertura da togliere il fiato, con ‘Neogrigio’, ‘Impronte’ e ‘Delorenzo’, accolte con rinnovato entusiasmo dal pubblico, avvolto da note e ritmiche scoscese e limpide al tempo stesso, col cantato febbrile, languido e tagliente di Fiumani, anche se ogni tanto ci viene la voglia irrefrenabile di desiderare, almeno una volta, di poter ascoltare i brani della “trilogia ottantiana” cantati da Miro Sassolini. Come era lecito attendersi, l’album è stato eseguito interamente, da ‘Amsterdam’ a ‘Specchi d’acqua’, tutti brani che hanno segnato la stagione d’oro della new wave italiana. Fa piacere che la band abbia anche suonato ‘Elena’ e la splendida ‘Ultimo Boulevard’, tecnicamente non usciti nella prima stampa dell’album ma solo nella prima ristampa in CD, avvenuta nel 1992.
Va altresì ricordato che il concerto non si è limitato a celebrare solo ‘Siberia’, con Fiumani – tra l’altro tornato in ottima forma, cosa che ci fa davvero un piacere immenso – che si è divertito a “rovistare” nel proprio repertorio, riproponendo tracce come “Adoro guardarti”, “Blu petrolio” e “Labbra blu”, dimostrando come la poesia ruvida e malinconica dei Diaframma sappia parlare ancora alle nuove generazioni.
Un momento particolare è arrivato con la cover di “See No Evil” dei Television, un omaggio alle radici internazionali della scena post-punk che ha ispirato Fiumani.
La serata è culminata con un bis emozionante che ha incluso “Tre volte lacrime“, uno dei brani più amati, chiudendo un concerto che è stato tanto un tributo al passato quanto una dimostrazione della vitalità artistica del gruppo.
L’atmosfera al Monk è stata quella delle grandi occasioni, tanto da far registrare un sold-out da giorni: il pubblico, composto sia da fan storici che da giovani spettatori, ha creato un’energia palpabile, ricordando quanto i Diaframma siano una delle poche band italiane capaci di coniugare poesia, malinconia e una potenza sonora senza tempo.
Con questo tour celebrativo, Federico Fiumani ha ancora una volta ribadito la propria posizione di riferimento imprescindibile nel panorama musicale italiano, con uno show che non ha deluso le aspettative e che ha confermato come ‘Siberia’, a distanza di quattro decenni, sia ancora un capolavoro senza età.