“Il mio posto è qui” è presente nel Concorso ItaliaFilmFest/Nuovo cinema italiano del BiF&st – Bari International Film Festival.
Il film racconta una storia di amicizia sullo sfondo dei cambiamenti sociali dell’Italia del dopoguerra, in un tempo e un luogo dominati ancora da una radicata cultura patriarcale.
Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, in un paesino calabrese avviene l’incontro tra Marta, ragazza madre promessa in sposa a un uomo che non ama, e Lorenzo, l’unico omosessuale del posto, conosciuto come “l’organizzatore dei matrimoni“.
Nasce una profonda amicizia che spinge Marta a sfidare i pregiudizi della comunità e a lottare per trovare il proprio posto nel mondo. Ma, di quell’angolo remoto di mondo sarà costretta a difendersi in ogni modo dai pregiudizi e dalla cultura patriarcale che la circonda.
“Il mio posto è qui” è un’opera che racconta con verità e coraggio e un taglio fortemente realistico una storia di amicizia ed emancipazione ambientata nella Calabria rurale degli anni ’40.
Commenta Cristiano Bortone: «La prima parte del film è stata realizzata in Calabria, che ha offerto la cornice del paese in cui la storia ambientata. In Puglia abbiamo però deciso di realizzare la maggioranza degli interni e delle costruzioni essendo il film in costume e quindi avendo esso la necessità di ambienti ricreati coerenti con l’epoca. La Puglia, infatti, negli anni è cresciuta molto e ormai ha infrastrutture, troupe e professionalità di altissima qualità. Dopo diversi film che ho fatto qui, per me è sempre un grandissimo piacere ritornare a lavorare in questa terra che è anche la mia regione di origine».
Aggiunge Daniela Porto: «Come autrice donna ritengo che il tema dell’emancipazione femminile che nel film è storicizzato (proprio negli anni in cui è ambientata la storia le donne votarono per la prima volta) non sia purtroppo obsoleto. Ogni giorno leggiamo sulle cronache di casi di femminicidio, abusi sulle donne o anche semplicemente di un diverso eccesso che viene loro offerto al mondo del lavoro e alla società. Ritengo dunque che sia importante che opere cinematografiche continuino a interrogarsi e a stimolare il pubblico su queste tematiche, che forse proprio negli ultimi tempi rischiano di fare pericolosi passi indietro cancellando le conquiste che sono state fatte negli anni».
Cristiano Bortone ha vinto nel 2008 un David di Donatello con “Rosso come il cielo” e ha diretto nel 2016 “Caffè”, la prima coproduzione ufficiale tra Italia e Cina. In questo nuovo film, con Ludovica Martino e Marco Leonardi, affianca Daniela Porto al suo esordio come regista e sceneggiatrice e anche scrittrice del libro che uscirà in concomitanza con il film. Prodotto da Orisa Produzioni, con il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia.