“Viviamo in un mondo in cui tutto è comunicato, sempre. Io invece ho seguito il mio istinto, il mio carattere”.
Comincia così la lunga intervista che Luca Carboni, ha rilasciato a Walter Veltroni e che in molti hanno letto sulle pagine del Corriere Della Sera.
Quello che però non c’era scritto, ma si carpiva tra le parole usate, è la voglia di tornare tra i suoi fan.
Ha raccontato del disco a cui stava lavorando con un singolo già pronto.
Io che lavoro in radio, sapevo che nella primavera del 2022 sarebbe arrivata una sua nuova canzone.
Invece è calato il silenzio, del disco non se ne parlava più, forse la concomitanza con l’invasione russa in Ucraina si era pensato.
Tutto taceva.
Invece il nostro Luca (lo chiamo così perché ci conosciamo da sempre), ha scoperto di avere un tumore.
Lui sa usare le parole come pochi, non solo quando scrive le canzoni, ma anche quando rilascia le interviste.
Quelle che più mi hanno colpito, sono quelle che ha dedicato alle persone che in questi due anni ha incontrato.
Persone che come lui hanno lottato e lottano contro la malattia.
“Il tumore non è un’esperienza individuale, ma collettiva.
Non puoi sentirti guarito se non è guarito l’altro, la persona che avevi a fianco mentre facevi le flebo”.
Lui la chemio e le cure le ha fatte tutte, il tumore da grande si è ridotto e per fortuna è diventato operabile.
Se c’è una cosa che da sempre amo di Luca, è la forza che dimostra attraverso lo sguardo.
Non si è arreso, si è preso il suo tempo e lo ha dedicato a lunghe passeggiate e alla pittura, altra sua grande passione oltre alla musica.
Ad Agosto era uscita la notizia che a Novembre, nello spazio espositivo di Palazzo Sanguinetti a Bologna, ci sarà una mostra dedicata ai 40 anni di carriera di Luca.
La mostra che sarà curata da Elastica, racconterà questo grande artista attraverso le sue opere e sono certo sarà un successo.
Magari ci racconterà di persona dell’incontro con Lucio Dalla da Vito a Bologna, dove aveva lasciato una busta con dei testi che aveva scritto.
In quello storico ristorante passavano tutti i musicisti che Luca amava, non solo Dalla ma anche Francesco Guccini e gli Stadio.
Chiudo con un messaggio diretto a lui:
“Luca, hai detto che quando tornerai davanti al tuo pubblico, magari ripartendo proprio dalla tua Bologna, inizierai il concerto con Primavera.
Sono sicuro che quel concerto lo farai davanti ad una marea di persone, tra loro ci sarò anch’io, magari a immortalare tutto con la mia macchina fotografica.
Le note di quella canzone così intensa, sarà il seme della rinascita, tua e nostra che non abbiamo mai smesso di pensarti.
Bentornato “fratellone”.
In attesa del nuovo tour, le foto allegate le ho scattate ad Artena nel 2019.