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Anna Castiglia, la cantautrice catanese pubblica il primo album

É uscito il 27 Settembre, il primo album di Anna Castiglia, si intitola Mi Piace.

Un album che mette in evidenza tutte quelle che sono le sue passioni musicali.

Ma andiamo con ordine perché molti ancora la conoscono poco.

Anna Castiglia è nata a Catania, città che molto ha dato alla musica, vedi Carmen Consoli, Luca Madonia e Mario Venuti.

Per seguire la sua passione per la musica, lascia Catania e approda a Torino.

Sotto la Mole, si diploma alla Gypsy Musical Academy, in canto, danza e recitazione.

Nell’anno della pandemia, il 2020, è protagonista ad Ottobre del _resetfestival.

Nella sezione _reHUB, un laboratorio che seleziona quattro progetti, venne inserito anche il suo.

L’evento, andato in scena all’Off Topic!, si avvaleva di tutor del calibro di Marina Rei, Samuel Romano, Margherita Vicario ed Eugenio Cesario degli Eugenio In Via Di Gioia.

Un vero e proprio trampolino di lancio per lei, da quel momento sono arrivate altre esperienze che l’hanno aiutata a crescere.

A Novembre del 2022, Anna Castiglia decide di trasferirsi a Milano, dove inizia gli studi di canto pop/rock al Conservatorio Giuseppe Verdi.

Arriviamo al 2023, il grande pubblico l’ha conosciuta con i suoi grandi occhiali, alle selezioni di X-Factor.

Si presentò con una canzone intitolata Ghali.

Purtroppo il suo percorso si fermò agli Home Visit.

Qualcuno però quegli occhiali grandi (più grandi di lei), li aveva notati eccome.

Avendo la capa tosta, non si è scoraggiata e ha continuato a scrivere e cantare.

L’ho vista per la prima volta dal vivo, come opening del concerto di Max Gazzé al Teatro Colosseo di Torino a Novembre del 2023.

Lei, i suoi occhiali, la chitarra e tanta voglia di farsi ascoltare.

Seduta sul bordo del palco ha stregato tutti, vi assicuro che non è facile aprire un concerto da sconosciuti o quasi.

Ma veniamo ad oggi, perché poi ha continuato a fare concerti e a calcare palchi importanti.

Chi c’era al concerto di Fabi Silvestri e Gazzé al Circo Massimo, ha avuto la possibilità di gustarsi un antipasto di quello che adesso é finito nel primo album.

Un disco che come dicevo, unisce le sue passioni musicali, dando spazio al cantautorato, ma anche al teatro canzone e all’R&B.

Non c’è un fil rouge che unisce le canzoni, ognuna ha la sua storia.

Apertura dedicata alla canzone che da il titolo all’album ovvero Mi Piace (OTRLive).

In questa canzone come in Organi Interni (questa la vedrei bene fatta in coppia con Mario Venuti), si respirano la samba e i ritmi del Brasile.

In pratica Anna nel testo, fa una vera e propria lista delle cose che le piacciono.

Poi arriva AAA che nel ritornello ci tartassa con la frase Ammorbami, Ammortizza, Ammorbidiscimi.

Io l’ho letta come una metafora, la storia di una lavatrice che non vuole essere rottamata, che però può essere anche letta come una richiesta di considerazione a livello umano.

Le Chiese Sono Chiuse è uno swing aperto a mille influenze musicali, nel testo il racconto del periodo pandemico in cui anche i luoghi di culto erano chiusi.

Poi però la canzone evolve e lancia una critica velata alla chiusura della chiesa su alcune tematiche.

Vi chiederete, ma non c’è una canzone d’amore?

Si e si intitola Gli Stessi, quasi sussurrata, racconta di ricordi e nostalgia di tempi andati.

Sul finire della traccia, ricorda musicalmente anche le sonorità del maestro Ennio Morricone.

Poi arrivano Sale Dentro, sale visto come motore vitale ma anche quello delle lacrime che talvolta va liberato e Organi Interni.

Si parla spesso di decluttering, in questo caso non sono gli armadi da svuotare, ma le nostre vite.

Un invito a capire cosa ci appartiene veramente e cosa invece ci portiamo dietro inutilmente.

Per una catanese cresciuta con il mare negli occhi, raccontare le città grigie e piovose era quasi d’obbligo.

Una vera ballad quella che si intitola Troppa Città, che parla delle città talvolta invadenti e grigie, piene di asfalto e cemento.

Le stesse che però poi, mentre scende la pioggia ti danno riparo sotto ad un balcone o a una tettoia.

A chiudere il disco c’è un altro pezzone, si intitola Effimero.

Credo di averla ascoltata almeno 50 volte e ogni volta mi si aprivano scenari lontani tra loro.

L’unica cosa che rimaneva costante nelle varie storie, è la fine di un amore che lascia anestetizzati i protagonisti.

Non vi ho parlato di alcune canzoni come Ghali, U Mari, Whitman e Participio Presente che sono nel disco ma erano già state pubblicate.

Uscito l’album è già tempo di segnarsi le date del tour, che partirà dall’Hiroshima Mon Amour di Torino il 27 Febbraio 2025.

Tutte le date le trovate sul sito otrlive.it/artisti/castiglia/

 

 

 

 

 

 

 

 

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