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Alex Giuliani: le impressioni sulla Finale del Festival di Sanremo

Festival di Sanremo 2023. L’evento televisivo dell’anno, per una settimana tutti gli italiani saranno esperti di Musica. E noi non volevamo essere da meno, con la differenza che lo facciamo senza prenderci sul serio e col sorriso sulle labbra. Il nostro Alex Giuliani dal divano di casa sua sarà un attento osservatore della kermesse e cercherà di strapparci un sorriso, che di questi tempi non può che farci bene.
Nessuno si senta offeso. Se vi offendete siete solo dei vecchi catorci (cit.)

Le impressioni di Alex Giuliani sulla serata finale di Sanremo 2023:

  • Finalmente l’ultima serata del festival di Sanremo è arrivata. Mi sento come Alex Schwazer prima di affrontare la maratona di Pechino 2008. Ma purtroppo non mi sono dopato
  • Stasera Amadeus e Gianni Morandi indossano eleganti giacche nere sbrilluccicanti. Praticamente sembrano fatte di magnetite
  • Si parte subito alla grande con una Elodie da urlo, fasciata in un bellissimo abito nero misto pizzo. E’ il momento in cui tutti i mariti e fidanzati mandano le proprie mogli e fidanzate a preparare un caffè in cucina per poter sbavare liberamente davanti alla tv. Ma porca troia, devo ancora iniziare a cenare
  • Dopo l’esibizione di Elodie, ho rinunciato alla cena perchè con la mascella caduta sul pavimento era complicato masticare
  • L’anno scorso avrei usato la parola “pisellabile” per descrivere Elodie, ma oggi il politically correct non me lo consente
  • Neanche il tempo di godersi il momento di euforia che sale sul palco Chiara Ferragni. L’ormone è costretto a battere in ritirata come l’esercito italiano a Caporetto
  • Chiara Ferragni anche stasera co-conduce la serata e suo marito Fedez è seduto in prima fila. Praticamente la baby-sitter dei Ferragnez lavora più di un minatore di Blegny-Mine in Belgio
  • Chiara Ferragni indossa un abito con una corazza dorata sul petto. Orrenda, ma le fa acquistare una taglia in più di reggiseno
  • I Colla Zio ripropongono “Non mi va” e almeno stasera hanno dismesso i panni dei Teletubbies per dei più consoni abiti neri che li fanno sembrare 5 dipendenti di Taffo addetti al trasporto della bara. Il morto è ovviamente la musica
  • Un’elegantissima Mara Sattei canta “Duemilaminuti”, più o meno un giorno e mezzo. Quello che passerò in stato cacatonico su una barella del pronto soccorso dopo aver guardato questo festival
  • Far salire i Depeche Mode sul palco del festival di quest’anno è stato come far giocare Maradona nella partita scapoli-ammogliati di fantozziana memoria o condividere lo spogliatoio maschile della palestra con John Holmes. Impietoso
  • Tananai anche stasera sfoggia un abito classico e molto elegante, anche se all’occhiello invece di un fiore sembra avere uno stesso di zucchero filato. Il testo di “Tango” è piuttosto ambiguo e ancora non ho capito se parla del ballo o del pallone di gomma
  • Se non conoscete il pallone Tango, siete dei pivelli. Se lo conscete, siete dei vecchi catorci. Come me
  • Colapesce e Dimartino sembrano due capitati per caso sul palco, in particolare Colapesce che ha la faccia di Pietro Paolo Virdis piantata su un fisico a prospero
  • Giorgia fornisce la solita incredibile prestazione vocale in “Parole dette male”. L’avrei comunque intitolata “Canzone fatta male”
  • Arrivato direttamente dal museo di archeologia ligure di villa Durazzo-Pallavicini di Genova, ecco il primo ospite della serata: Gino Paoli
  • Gino Paoli, prima di salire sul palco, non sapeva neanche che Amadeus presentasse il Festival. Si prevedono grandi cose
  • Gino Paoli, 88 anni e una pallottola nel cuore, ha un’andatura instabile e sembra sempre sul punto di cadere come un abete abbattuto da un taglialegna lituano. Ma nonostante abbia la stessa postura di Pozzetto quando porta i pacchi dei Grandi Magazzini, resiste
  • Gino Paoli racconta aneddoti piccanti su Little Tony: “Era venuto a fare il Cantagiro, poi era tornato a casa e la sua donna di allora aveva fatto un piscinio di amici, se li era fatti tutti in casa di Tony. E allora Little Tony mi chiedeva come si fa se una donna ti tradisce?. Ti rendi conto? Lo chiedeva a me”. Gli avrà consigliato una pallottola nel cuore
  • Che cazzo significa “piscinio”?
  • I Modà eseguono “Lasciami”. Checco, il cantante, ha confessato che a causa di una forte depressione aveva smesso di cantare e comporre, ma poi si è curato. Qualcuno conosce il nome di quello stronzo di psicoterapeuta che l’ha aiutato?
  • Ultimo, un pò più triste del solito perchè la Roma ha pareggiato con il Lecce, è vestito di nero e nella strofa canta sommessamente “E se avessimo più cura di quei lividi?”. Tu intanto, lasciateli fare
  • Lazza stasera è vestito come un trancio di tonno della pescheria del Gros ma la sua canzone “Cenere” funziona. Per le radio e per chi soffre di stipsi
  • Marco Mengoni, un pò più triste del solito perchè la Roma ha pareggiato con il Lecce, è vestito di nero e nella strofa canta sommessamente “se questa è l’ultima canzone…”. Magari, ne mancano ancora 18
  • Rosa Chemical sale sul palco con una camicia tagliata e con i capezzoli in bella vista. L’ultimo capezzolo che si era visto a Sanremo era quello di Patsy Kensit. Non sono sicuro che mi piacciano questi tempi
  • Se non sapete chi sia Patsy Kensit, siete dei pivelli. Se lo sapete, siete dei vecchi catorci. Come me
  • Rosa Chemical si siede sopra a Fedez che è in prima fila e simula un rapporto sessuale. Fedez sorride e sembra gradire. Evidentemente Chiara Ferragni non fa sesso in certe posizioni
  • Non contento, Rosa Chemical porta Fedez sul palco e a fine canzone gli dà un bacio sulle labbra, con tanto di lingua a pennello. Fedez sembra gradire e anche Chiara Ferragni ride di gusto. Da domani la famiglia Ferragnez avrà un membro in più
  • Questo vuol dire che l’anno prossimo Rosa Chemical condurrà Sanremo
  • Dopo l’esibizione di Rosa Chemical, la comparsata di Achille Lauro sul palco Suzuki appare insignificante come se ci fosse Frate Cionfoli a cantare “Solo grazie”
  • Se non conoscete Frate Cionfoli, siete dei pivelli. Se lo conoscete, siete dei vecchi catorci. Come me
  • Parte la pubblicità del Pantone Formula Guide di Leroy Merlin, quello da 2390 colori. Ah no, sono i Cugini di Campagna
  • Se dovete scegliere il colore giusto per tinteggiare le pareti di casa, basterà guardare l’esibizione dei Cugini di Campagna
  • Madame sale sul palco scalza, in mutande reggiseno e vestaglietta trasparente. Probabilmente veniva direttamente dal Calida Spa, il centro benessere a due passi dall’Ariston ma l’hanno cacciata perchè non aveva le infradito
  • A fine esecuzione, Madame abbraccia Amadeus, ma niente bacio con la lingua: non aveva il Green Pass
  • Ariete, in “Mare di guai”, canta “Non so nuotare in una vasca piena di squali”. Eppure un tentativo lo farei
  • L’incredibile somiglianza di Mr Rain a Sick Boy di “Trainspotting” e la sua canzone “Supereroi” mi fa pensare che l’eroina non sia poi una soluzione così sbagliata
  • Due dei bambini che l’accompagnano sul palco hanno denunciato Mr.Rain perchè costretti ad indossare sulle spalle due ali di pollo invece che di angelo
  • Paola e Chiara si presentano sul palco ricoperte da paillettes argentate. Praticamente sembrano due spigole di un banco di pesce di Anzio
  • Levante, nonostante la tinta color tarocco siciliano e nonostante abbia nuovamente dimenticato di mettere i pantaloni, appare in grande forma. L’anno scorso avrei usato la parola “pisellabile” per descrivere Levante, ma oggi il politically correct non me lo consente
  • Il fisico rachitico e la giacca argentata fanno sembrare LDA una sarda del Mar Adriatico ma, a differenza della sarda, LDA canta. Purtroppo
  • LDA è il terzo pesc..ehm…figlio di Gigi D’Alessio
  • Viene invitata sul palco la bella e brava attrice quarantovenne Luisa Ranieri, che ricorda al pubblico come il talento (e le tette) non siano ancora in via di estinzione
  • I Coma_Cose cantano “L’addio”, e finalmente possiamo prenderli in parola
  • California dei Coma_Cose sfoggia una pettinatura alla Soo Catwoman, icona punk degli anni 70. Se non sapete chi sia Soo Catwoman siete dei pivelli. Se invece lo sapete, siete dei vecchi catorci. Come me
  • A fine canzone, i Coma_Cose si baciano in bocca, ma senza lingua. Tra gli etero non si usa più
  • Arrivata direttamente dal museo archeologico del Monastero maggiore di San Maurizio di Milano, ecco la terza ospite della serata: Ornella Vanoni
  • Ornella Vanoni somiglia sempre più a Ron Perlman quando interpreta Salvatore ne “Il Nome Delle Rosa”, ma nonostante abbia anche lei 88 anni, ha una lucidità che io neanche a 18
  • Ornella Vanoni chiede di incontrare Fedez, ma lui rifiuta. Di limonare con lei non se ne parla proprio
  • A fine esibizione Amadeus regala dei carciofi ad Ornella, ma lei aveva chiesto un Cynar
  • Olly sale sul palco con una camicia anni 70 con un colletto ad ali di deltaplano che gli permetterebbero di battere il record di volo in tuta alare dei Soul Flayers
  • Anche stasera gli Articolo 31 sono vestiti come due sicari mafiosi degli anni 30, ma la loro canzone è più letale di qualsiasi colpo di pistola.
  • A fine canzone gli Articolo 31 si abbracciano calorosamente ma non pomiciano e non slinguano. Demodè
  • E’ il turno di Will che canta stupido. Quale momento migliore per andare in cucina a prendere il mio Prostamol?
  • Leo Gassman si presenta sul palco in un elegantissimo completo nero, ma la giaccia ha enormi buchi sulla schiena. Gassmann ha lo stesso stilista di Rosa Chemical: Edward Mani Di Forbice
  • Leo Gassman rappresenta il momento in cui tutte le mogli e fidanzate mandano i propri mariti e fidanzati a far pisciare il cane in strada per poter sbavare liberamente davanti alla tv
  • L’anno scorso avrei usato la parola “pisellabile” per descrivere Leo Gassman, ma oggi il politically correct non me lo consente
  • Anche stasera gIANMARIA sfoggia una prestazione anonima. Per migliorare gli consiglio un uso corretto del Caps Lock
  • Anna Oxa stasera sfoggia un abito e una pettinatura che la fanno sembrare Nonna della famiglia Addams reduce da un test nella galleria del vento di Maranello
  • Pure stavolta non ho capito una sola parola del testo di Anna Oxa. Probabilmente ha dimenticato di togliere il paradenti per il bruxismo che usa di notte
  • Shari sale sul palco fasciata in un abito nero talmente stretto che la fa camminare come un pinguino di Adelia
  • Gianluca Grignani saluta l’Ariston con una esecuzione finalmente convincente di “Quando ti manca il fiato” e a metà canzone, evidentemente piccato dalle battute sulla presunta somiglianza con Franco Califano, butta via gli occhiali con lenti fumè blu
  • Ultimo cantante in gara è Sethu, che sfoggia una pettinatura a fungo pioppino che lo fa somigliare a Will di Stranger Things
  • Come tutte le altre sere, è il momento di ascoltare un comico sul palco dell’Ariston e viene letta la lettera di Volodymyr Zelensky
  • Subito dopo c’è stata l’esibizione del gruppo ucraino Antytila. Chi cazzo sono gli Antytila?
  • Gli Antytila sono una delle più famose band pop-rock dell’Ucraina che in diverse occasioni sono comparsi in tuta mimetica, perché impegnati al fronte con l’esercito per combattere contro i russi ma che ora saranno impegnati in un tour europeo, esattamente come Zelensky
  • Gli Antytila non sono la prima band di un paese aggredito a salire sul palco di Sanremo. Ricordate quella band vietnamita che suonò all’Ariston nel 1976? O quella iraqena portata al festival nel 2004? O magari ricorderete senz’altro l’apparizione più recente di quella band afgana nel 2009! Come? Non le ricordate? Beh, neanche io
  • Come se non fossimo già sfiancati, vengono riproposte le esibizioni dei primi 5 della classifica provvisoria. E’ come se dopo un pranzo di matrimonio, ti ammanettassero alla sedia e ti facessero ricominciare dagli antipasti
  • Il vincitore è Marco Mengoni. Il pronostico era talmente scontato che su Betclic lo davano a 1.2, mentre al picchetto del Blue Oyster era dato 1.3.
  • Anche la presenza dei Ferragnez e la riconferma della loro baby-sitter l’anno prossimo è data 1.2
  • Qualcuno conosce il nome di quello stronzo di psicoterapeuta che ha aiutato Kekko dei Modà? Dopo una settimana di festival, temo di averne bisogno anche io.
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