“Zamora”, primo film di Neri Marcorè, presente nel Concorso ItaliaFilmFest/Nuovo cinema italiano del BiF&st – Bari International Film Festival.
Il film si ispira in gran parte all’omonimo romanzo d’esordio (2002) di Roberto Perrone. In “Zamora” accade che da un giorno all’altro la fabbrica chiude e il Vismara si ritrova suo malgrado catapultato al servizio di un imprenditore moderno e brillante, il cavalier Tosetto.
Il film narra la storia del trentenne Walter Vismara (Alberto Paradossi), che ama condurre una vita ordinata e senza sorprese: ragioniere nell’animo prima ancora che di professione, lavora come contabile in una fabbrichetta di Vigevano. All’improvviso la sua fabbrica chiude e lui si ritrova in un’azienda avveniristica della vitale e operosa Milano, al servizio del cavalier Tosetto (Giovanni Storti).
Quest’ultimo ha il pallino del folber (il football) e obbliga tutti i suoi dipendenti a sfide settimanali scapoli contro ammogliati. Walter, che il calcio non lo sopporta, si dichiara portiere solo perché è l’unico ruolo che conosce, è costretto a giocare per non perdere l’impiego e oltre alla valanga di gol che subisce deve sottostare agli sfottò dei colleghi, tra cui l’ingegner Gusperti (Walter Leonardi), che lo umilia in campo e lo bullizza in azienda. Oltretutto, tra Gusperti e la segretaria di cui Walter si innamora sembra esserci del tenero.
Walter Vismara dovrà fare i conti con un capo che lo costringe a uno sport che lui odia, con dei colleghi irriverenti e soprattutto con l’imprevedibilità dell’amore. Ad aiutarlo, un’ex portiere decaduto, Cavazzoni (Neri Marcoré) “perché nel calcio, come nella vita, bisogna imparare a buttarsi e anche se perdi, ciò che conta è rialzarsi e ripartire più forti di prima”.
L’opera è stata prodotta da Pepito Produzioni con Rai Cinema e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte. Il cast – oltre a vedere la partecipazione dello stesso Marcorè – include Alberto Paradossi, Antonio Catania e i comici Giovanni Storti e Giacomo Poretti.