Vi sarà capitato sicuramente, di imbattervi smanettando in FM (e non solo) nel nuovo singolo della DJ e producer americana The Blessed Madonna intitolato Mercy (feat. Jacob Lusk).
Ad oggi è il brano più trasmesso dalle radio italiane ed è anche al No.1 della classifica di Shazam.
Non è di sicuro come si dice “my cup of tea”, ma devo dire che il prodotto è fatto molto bene, con suoni che strizzano l’occhio al passato.
Lei frequenta i dancefloor mondiali da più di vent’anni, ha iniziato dal basso in quelle serate clandestine con una cinquantina di persone quando era teenager.
Ora è arrivata a calcare palcoscenici come una vera rockstar, in festival importanti al fianco di mostri sacri come Frankie Knuckles.
Sua la voce del progetto di Fred Again “Marea (We’ve Lost Dancing)” nato in piena pandemia, la canzone che descrive l’assenza delle serate in discoteca in quel periodo, diventata poi l’inno del lockdown per le nuove generazioni.
La sua musica può essere definita inclusiva al 100%, ama fondere insieme la disco, il pop e il funk per creare una miscela che arriva dritta allo stomaco.
Cercando in giro ho trovato anche una sua dichiarazione su questa Mercy, Marea (questo il suo nome vero), la racconta così:
“Sono interessata alla dicotomia tra sacro e profano nel songwriting.
Estasi e agonia. Una canzone che parla di amore e di un cuore infranto può anche essere un brano spiritualmente profondo.
Ho iniziato a chiedermi cosa fosse l’amore per me nella mia vita e sono arrivata alla semplice idea che si tratti fondamentalmente di una promessa non solo di vivere ma anche di perdonare.
L’amore è misericordia, Love is ‘Mercy’.
Durante il processo lavorativo che ha portato alla realizzazione del brano con Jacob e gli altri, l’idea del brano è andata a poggiare le proprie radici esattamente in quel dolce spazio che è a cavallo tra la chiesa e il dancefloor che stavo cercando.
L’influenza gospel di questo brano è innegabile. Mentre lo realizzavamo pensavo in particolare alla scultura dell’Estasi di Santa Teresa che è un‘immagine forte, sia carnale che santa.
Infine questa è la mia idea di dio: ossia quei momenti in cui siamo resi umili da un amore così grande che non sappiamo se esserne degni o addirittura degni dell’accettazione e misericordia che sentiamo nei nostri confronti”
Adesso dopo le collaborazioni con Dua Lipa, Chemical Brothers, Floremnce & The Machine e Elton John, si rincorrono anche le voci di un possibile album.