Scroll Top
leo-pari-il-nuovo-album-amundsen

Leo Pari il nuovo album “Amundsen”

LEO PARI

ANNUNCIA LE PRIME DATE DEL TOUR ESTIVO PER PRESENTARE 

IL NUOVO ALBUM “AMUNDSEN”

(Neverending Mina / Ada Music Italia)

Disponibile in formato CD, Vinile e su tutti gli store digitali

 

I CONCERTI

07.07 – MORROVALLE (MC) – Fool Festival

08.07 – BOLOGNA – Dumbo Space
28.07 – CASSINO (FR) – Arena Historiale
02.08 – FERRARA – Blackstar Garden

*Calendario in aggiornamento


Dopo i live sold out al Monk di Roma e all’Arci Bellezza di Milano che hanno accompagnato l’uscita del disco, LEO PARI si prepara a partire con un tour estivo in continuo aggiornamento per presentare dal vivo il suo ultimo disco “Amundsen”.

Anticipato dal singolo “Roma Est” e dal secondo estratto “Giorni no”, che hanno riportato il nome di Leo Pari al centro della scena, “Amundsen” è stato presentato con intervista e minilive in diverse trasmissioni tra cui Rai Radio2 Social Club in onda su Radio2 e in tv su Rai2, Save The Date in onda su Rai5, Casa Italia in onda su Rai Italia e Rai 2, e con interviste a Rai Radio2 Le Lunatiche, Rai Radio 1 Menabò, GR Rai, Rai Isoradio, Radio24, Radio Italia anni ‘60 e in numerose altre emittenti nazionali, regionali e locali, confermando la sua firma tra i riferimenti fondamentali del panorama indie, itpop e pop attuale.

L’album inaugura un nuovo capitolo che si aggiunge alla lunga discografia dell’autore, produttore e musicista, che, oltre alle pubblicazioni soliste, conta collaborazioni che lo hanno fatto conoscere al grande pubblico come il lungo sodalizio con i Thegiornalisti e il lavoro come autore e produttore per artisti come Simone Cristicchi (suoi i testi di “Vorrei cantare come Biagio” e “La prima volta che sono morto”), Francesco Renga, Elodie, Gazzelle, Malika Ayane, Tiromancino, Galeffi, Niccolò Fabi, che hanno richiesto a vario titolo la sua sensibilità e la sua penna, capace di evocare immagini di grande fascino.

Con “Amundsen” Leo Pari intesse un nuovo percorso in 10 tappe, un intenso racconto di ricerca e di scoperta, ispirato alla figura del grande esploratore norvegese Roald Amundsen, consegnando il raccolto di un lungo viaggio verso l’esplorazione più profonda e difficile: quella di se stessi.

LEO PARI RACCONTA LA GENESI DEL DISCO “AMUNDSEN”

Roald Amundsen è stato un grande esploratore norvegese del XX secolo, famoso per le sue imprese in territori polari. Oltre ad aver reso noto il passaggio a Nord-Ovest e ad aver determinato la posizione esatta del polo magnetico boreale, è ricordato soprattutto per aver raggiunto per primo il Polo Sud. Ho incrociato la sua storia qualche tempo fa, appassionandomi da subito alle sue coraggiose spedizioni tra i ghiacci.

Quello che mi ha affascinato oltre alle sue mirabili avventure è l’uomo dietro di esse; un uomo che ha combattuto con il gelo e il pericolo senza esitare mai, conoscendo la gloria e la miseria, prima acclamato e supportato da importanti finanziatori nelle sue esplorazioni e in seguito, quando i fondi gli furono negati, finanziandole personalmente rischiando di perdere tutto ciò che possedeva. Ma ciò che sicuramente Amundsen non ha mai perso è stata la determinazione nel compiere il proprio destino, perseguendo la sua sete di scoperta con dedizione e studio, senza pause né compromessi. Un uomo che ha sfidato ripetutamente la morte per inseguire i suoi sogni o forse per combattere contro i suoi mostri, per tutta la vita, fino al giorno in cui, durante una missione di salvataggio, è scomparso tra i ghiacci con loro. 

Leggendo la sua storia ho percepito molte analogie tra la sua vita e il percorso mentale e spirituale che stavo affrontando nella stesura di questo album di canzoni.

Mi sono reso conto che anche io stavo affrontando un viaggio lungo, forse il più doloroso e difficile di sempre.

Senza macchina, aereo o treno, forse anche senza muovermi, ho attraversato in solitaria le gelide vallate dell’Io, un continente ancora inesplorato e pieno di pericoli e paure. Percorrere i territori sconfinati della propria personalità è un po’ come attraversare l’Antartide con una slitta trainata da 4 cani, ti giochi tutto ad ogni minuto che passa, puoi incontrare sorprese di ogni tipo, molto spesso poco piacevoli.

A queste temperature i tempi si dilatano, le pulsazioni del cuore sono più lente, i tessuti si smagliano e la materia si confonde. Le regole non valgono più, si è soli con(tro) se stessi. 

Lì si ripensa ai tanti cicli della vita, a quante persone diverse siamo stati, a volte anche nello stesso momento; abbiamo sbagliato e fatto cose giuste, ma abbiamo sempre avuto la forza di ripartire da zero.

Lo zero è tutto e niente, è vita e morte allo stesso tempo, rinascita e abbandono, ciclicità, l’anello di una catena infinita di cui noi siamo solo una microscopica particella, è dna, è la perfezione dell’errore. 

Lo zero è il punto da cui riparto una volta ancora.

Recent Posts
Clear Filters

Ermal Meta torna a Roma nella cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone per il suo tour Buona Fortuna

Una tribù che balla ha accompagnato il musicista DJ inglese nella capitale. Il DJ Set di Fatboy Slim alla Cavea di Roma

Post Views: 104

Add Comment

Related Posts