Sabato sera, sono stato alla presentazione del nuovo progetto musicale, pubblicato lo scorso 25 Aprile, di Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo.
A Officina Pasolini, ho avuto l’opportunità di scoprire meglio Il Dominio Della Luce (Woodworm/Wudz Edizioni).
Non soltanto un’opera strumentale concepita da Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo, due figure chiave della musica italiana contemporanea.
In un’epoca dominata dalla velocità e dall’effimero, Il Dominio Della Luce di Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo, rappresenta un atto di resistenza artistica.
Un invito ad abitare il tempo, a osservare con attenzione, a lasciarsi toccare dall’ombra e dal chiarore.
La parte sonora è una trama sottile e potente: chitarre, violini e suoni elettronici si intrecciano in composizioni strumentali che non hanno bisogno di parole per raccontare storie.
Angelini e D’Erasmo costruiscono paesaggi sonori che si fanno specchio delle fotografie, scatti sospesi, intensi, mai banali e della luce che le attraversa, le modella, le svela.
Questo progetto arriva da lontano, i due infatti collaborano insieme da anni, sul palco hanno condiviso una passione comune, quella per Nick Drake.
Quella che come raccontato da Roberto Angelini, li portò a ricevere i complimenti di Thom Yorke che li vide dal vivo.
Poi, un paio di anni fa durante le due settimane che l’Italia dedica al Festival di Sanremo, si sono ritrovati a Milano in uno studio spropositato (lo hanno detto loro).
Era lo studio di Eros Ramazzotti, in quei giorni ha detto D’Erasmo, hanno microfonato di tutto, tutto quello che poteva emettere un suono.
Così hanno preso vita queste tredici tracce strumentali, un progetto ambizioso in cui le parole che non ci sono, vengono sostituite dai suoni del violino di Rodrigo D’Erasmo o in quelli dei tanti strumenti suonati da Roberto Angelini.
Ascoltando in loop le canzoni di questo album, sono rimasto colpito da un paio di tracce, una è Finché Buio Non Ci Separi, l’altra La Verità Non Fa Felice Nessuno.
Ma Il Dominio Della Luce non è solo musica, è anche parola scritta.
Il libro che accompagna LP, nella versione speciale Supergatefold, contiene testi poetici e narrativi firmati da diversi ospiti.
Ognuno di loro, ha legato ad un brano strumentale una suggestione, un’emozione, del tutto personale.
In pratica, una volta finito il lavoro, Roberto e Rodrigo, hanno inviato le canzoni ad alcuni amici, la richiesta era semplice.
Se c’è una musica che vi ispira, fatela vostra.
Ogni contributo aggiunge una sfumatura diversa: delicatezza, nostalgia, stupore, malinconia.
Le storie, i frammenti di pensiero, le poesie non sono semplici accompagnamenti, ma vere e proprie espansioni emotive dell’immagine stessa, prolungamenti della luce che investe il lettore e lo trascina dentro un mondo fatto di ombre che parlano.
Il Dominio Della Luce è un manifesto della lentezza, un’ode all’osservazione, un invito a cogliere l’attimo e a viverlo.
È il tentativo di fermare il momento prima che svanisca, di restituire dignità ai dettagli.
Nella musica, Angelini e D’Erasmo dipingono spazi vuoti quanto pieni.
Nelle immagini (alcune le abbiamo viste proiettate sullo schermo alle loro spalle), la luce plasma i volti e i luoghi come una carezza vera e propria.
Tra i personaggi che hanno accettato la sfida, ci sono Filippo Timi, Federico Baldi, Sandro Bonvissuto, Vasco Brondi, Ilaria Caffio, Chiara Gamberale e Francesca Mannocchi.
Una delle cose che ha fatto gioire i due musicisti, è ciò che in molti hanno detto, ovvero che questo lavoro è perfetto come sottofondo.
Un insieme di canzoni, che ti permettono di ascoltare facendo altro, in primis un vero e proprio viaggio all’interno di noi stessi.
C’è una bellezza che non chiede di essere spiegata, solo accolta.
Ad arricchire ulteriormente il libro, la prefazione scritta da Marco Mottolese e le tavole disegnate da Gianluigi Toccafondo.
All’inizio l’illustratore sanmarinese, avrebbe dovuto fare tre tavole, alla fine sono una ventina quelle presenti nel volume.
La domanda adesso è una: come faranno a portare in tour le canzoni di questo disco? Si porteranno dietro tutti gli autori dei testi?
Roberto Angelini scherzandoci sopra, ha detto che servirebbe un enorme Bus per farlo.
Poi ha fatto vedere a tutti il suo vecchio registratore a 4 piste, si porteranno in tour lui ed alcune cassette.
Proprio quelle che noi negli anni ’80 ci facevamo alla faccia degli artisti per portarcele in giro, nell’autoradio o nel “radiolone” sulla spiaggia.
Su quelle cassette, rigorosamente al cromo (altrimenti il registratore non funziona), ci saranno le voci di alcuni dei protagonisti del progetto che faranno da compagni di viaggio.
Durante la serata c’è stata anche una bella sorpresa, una delle tante storie raccontate nel libro, è stata letta da Margherita Vicario.
Nella serata moderata da Martina Martorano, sul palco sono saliti anche Filippo Timi, Sandro Bonvissuto, Vasco Brondi, Ilaria Caffio e Federico Baldi.
Il Dominio Della Luce non offre risposte, suggerisce, evoca, lascia sospese domande silenziose tra un respiro e l’altro.
È un viaggio attraverso la materia invisibile che ci tiene in vita, fatta di tempo, memoria e attesa.
Un’opera da godere a occhi spalancati e cuore nudo, lasciandosi guidare da quella luce fragile e potentissima che, anche quando sembra svanire, non smette mai di indicarci la strada.
Nei prossimi giorni il progetto verrà presentato dai due autori in giro per l’Italia, qui le tappe.
28 aprile TARANTO Spazioporto
29 aprile BARI Nevermind Music Club
13 maggio BOLOGNA Frida Nel Parco, Parco della Montagnola
16 maggio ALBENGA (SV) Su La Testa Festival
17 maggio TORINO Salone del Libro
22 Giugno TUORO SUL TRASIMENO (PG) Moon in June
Foto scattate a Officina Pasolini, Laboratorio di Alta formazione artistica e HUB culturale della Regione Lazio