Il trombettista Paolo Fresu è stato tra i protagonisti principali di questa edizione di Umbria Jazz Winter, essendosi proposto al pubblico sia con lo storico Devil Quartet (con Bebo Ferra chitarra, Paolino Dalla Porta contrabbasso, Stefano Bagnoli batteria), che con l’altrettanto collaudato Trio (con Dino Rubino pianoforte e Marco Bardoscia contrabbasso), nonché con una formazione a sei Trio & Devil Quartet.
La venticinquenne cantante americana di origini africane Ekep Nkwelle (in quartetto con Luther S.Allison pianoforte, Jeremiah Edwards contrabbasso e Nazir Ebo batteria) è stata la rivelazione di questa edizione e (sulla traccia di altrettante colleghe quali Cécile McLorin Salvant, Jazzmeia Horn e Samara Joy che, da sconosciute, prima di lei hanno calcato il palco di Umbria Jazz ) sembra lanciata verso una carriera luminosa.
La pianista romana Francesca Tandoi si è presentata con due diverse formazioni: D.U.O., con la chitarrista Eleonora Strino e in Trio, con Stefano Senni (contrabbasso) e Giovanni Campanella (batteria), feat. Max Ionata (sax tenore).
Il Trio risulta essere stata la formazione più frequente in questa edizione del festival, ed è stata quella adottata anche dal giovane virtuoso vibrafonista Joel Ross, in formazione con Jermaine Paul (contrabbasso) e Jeremy Dutton (batteria) .
“The Feeling Of Jazz – Un Secolo” è un progetto visual di Massimo Achilli andato in scena al Teatro del Carmine, con reading di Guido Barlozzetti, Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Michele Rabbia alla batteria, con animazioni grafiche di Silvia Spacca.
Al trio formato Dino Rubino al pianoforte, Marco Bardoscia al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria (musicisti parte anche del Trio o del Devil Quartet di Paolo Fresu)sono stati invece affidati i concerti di mezzogiorno al Museo Emilio Greco.
Torna all’articolo principale su Umbria Jazz Winter #31 oppure visita la GALLERY 2.